Curtatone, Pd boccia piano dell’agente di frazione: “Propaganda, i conti non tornano”

CURTATONE – Alla notizia del “nuovo modello di presidio” annunciato dall’Amministrazione sulla stampa locale è dura la presa di posizione del Segretario del Circolo PD, Nicolò Agosta, che punta il dito sulla gestione mediatica dell’operazione:

 “Voglio esprimere, a nome di tutto il Partito Democratico di Curtatone, piena solidarietà agli agenti della Polizia Locale citati negli articoli. La voglia della Giunta di apparire efficiente a tutti i costi ha superato il limite del buon senso. Pubblicare sul giornale l’elenco dei nomi degli agenti associandoli alle singole frazioni è una scelta irresponsabile. Invece di tutelare chi ci protegge, l’Amministrazione ha potenzialmente messo a rischio la loro incolumità, esponendoli personalmente. Senza contare che questa operazione ci appare come una palese violazione delle norme basilari della privacy dei lavoratori. La sicurezza non si fa mettendo i vigili in vetrina per un giorno, ma garantendo organico, mezzi, turni serali veri e tecnologie funzionanti. Tutto il resto è solo fumo negli occhi per coprire anni di sottovalutazione del problema.”

“Se l’intenzione di garantire maggiore presenza sul territorio è condivisibile – ed è quello che il PD chiede da sempre – la realizzazione descritta ci lascia perplessi e preoccupati. Ancora una volta, sembra che a Curtatone l’annuncio valga più della sostanza. I conti non tornano. L’Amministrazione parla di un agente dedicato per ogni frazione. Ma siamo sicuri che sia fattibile?” Secondo i dem i mezzi sono insufficienti: “Non ci risulta che il Comando di Polizia Locale disponga di 7 auto di servizio pronte a partire contemporaneamente per coprire singolarmente le frazioni. Come si muoveranno questi agenti?”. Per il Pd c’è anche una problematica di sicurezza degli operatori: “Davvero si prevede di mandare in pattuglia un solo agente per auto? È una procedura che solleva enormi dubbi sulla sicurezza stessa degli operatori in caso di intervento”. Dubbi avanzati anche sull’efficacia di un controllo del territorio nelle ore fuori dai turni canonici degli agenti: “Anche ammettendo che tutto funzioni, parliamo di turni lavorativi standard (6/8 ore giornaliere su 5 giorni). E nelle restanti 18 ore? E nel fine settimana? Chi presidia il territorio quando gli uffici chiudono e il buio cala, ovvero proprio quando i furti aumentano?”

“Vendere come “presidio totale” quello che è, nei fatti, un normale turno di lavoro diurno, è prendere in giro i cittadini che chiedono sicurezza vera, non slogan. Inoltre, notiamo con amarezza che l’Assessore Pantani, mentre celebra questo piano, dimentica di dire una parola sullo stato delle telecamere di videosorveglianza: quante sono davvero funzionanti? Perché su questo cala sempre il silenzio? Il PD di Curtatone continuerà a monitorare la situazione: i cittadini meritano protezione reale, non operazioni di marketing sulla pelle dei lavoratori”.