Curtatone ricorda Elisabetta Braguzzi per dire no a tutte le guerre

CURTATONE – Una commemorazione sentita e commovente, per dire no alle guerre di ieri e di oggi. Sono passati 80 anni dall’uccisione, a seguito di un mitragliamento aereo, di Elisabetta Braguzzi, giovane vittima della Seconda Guerra Mondiale. Il 14 settembre 1944, Elisabetta, originaria di Roncoferraro, allora 16enne, si trovava presso quello che era l’orfanotrofio “Piccolo Rifugio dell’Incoronata”, assieme alla madre, per sostenere gli esami di terza media.

Oggi, proprio lì, dove oggi si trova la sede di Fondazione Malagutti e Alfaomega, in via dei Toscani 8, è stata posta una corona a sua memoria.

Attraverso la vicenda di Elisabetta, sono state ricordate le vittime innocenti di violenze e conflitti nel mondo, in particolare bambini e ragazzi, con particolare riferimento alle guerre in corso in Ucraina e a Gaza.

La cerimonia è stata allietata dalla presenza dei bambini della classe 4ª della scuola primaria di Montanara, insieme alle loro insegnanti e dalla partecipazione della cittadinanza di Curtatone.

Numerose le autorità intervenute: il sindaco di Curtatone e Presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, assieme ad una rappresentanza di funzionari dell’amministrazione comunale, il Presidente di Alfaomega Marco Piva, il Presidente di Fondazione Malagutti Giovanni Malagutti, Don Giuliano Spagna dell’Unità Pastorale di Montanara e Curtatone che ha presieduto un piccolo momento di preghiera, il Tenente Colonnello Francesco Puzzovio del 4° Reggimento Artiglieria Controaerei “Peschiera”, i parenti di Elisabetta Braguzzi e il Luigi Filochi di A.M.I.R.I. (Associazione nel Mondo Insigniti Repubblica Italiana).

Unanime il tono degli interventi: le autorità, rivolgendosi ai bambini presenti, hanno ricordato quanto siano importanti i valori della pace, dell’uguaglianza, del rispetto dei diritti di tutti, ma anche “della gentilezza e della mediazione”, come ha ricordato il sindaco  Bottani, in ogni contesto. Perché ogni guerra che scoppia è una sconfitta e una fonte di sofferenza.