Dagli States a Pegognaga: la bella avventura di tre animatrici americane del Grest

Le tre ragazze americane davanti allo skyline di Mantova

PEGOGNAGA – Hanno ammirato le bellezze architettoniche, scultoree e pittoriche di Mantova, Bologna, Firenze, ma anche la “frivolezza”, come hanno definito loro stesse, di Riccione, in una pausa del Grest pegognaghese, Camille Jannuzzi, Victoria Buck ed Evelin Sulivan, tre belle e simpaticissime ragazze americane, che avendo aderito a VoluntarItaly, progetto della Dante Alighieri Society del Michigan, in collaborazione con Odielle coordinamento che riunisce gli oratori parrocchiali di 10 diocesi lombarde, si sono innamorate anche del fascino rustico della campagna e dell’espansiva cordialità della gente del Basso Mantovano.
Ospiti di altrettante famiglie di Pegognaga, Camille, laureanda in storia dell’arte presso il Vassar College di New York, Victoria, appassionata di lingua italiana essendo cresciuta nel quartiere italoamericano di Long Island, laureanda in lettere presso il Marist College pure di NY, presso il quale anche Evelin è laureanda in biologia, appassionata di violoncello già promessa del calcio femminile al quale ha rinunciato a causa d’un infortunio, in qualità di universitarie hanno fatto le animatrici per l’intera durata del Grest estivo delle Terre Matildiche, con trascinante entusiasmo, ma anche con aperta disponibilità ad apprendere quanto i ragazzi delle cinque parrocchie di Gonzaga e Pegognaga che compongono l’Unità Pastorale Terre Matidliche, hanno loro trasmesso, arricchendo i reciproci bagagli culturali. Dell’Italia apprezzano grandemente la cucina, pasta e pizza, ma anche la creatività stilistica della moda. Durante la permanenza a Pegognaga hanno visitato Mantova affascinate dal teatro accademico Bibbiena, dalla presenza dei Sacri Vasi in Sant’Andrea e dalla loro origine. «Al momento di riprendere il viaggio di ritorno a casa – sottolinea Mirco Benassi, paramedico che ha seguito il Grest matildico – avevano tutte tre gli occhi lucidi, commosse per il dono a ciascuna del tricolore italiano autografato dai ragazzi affidati alle loro cure per le tre settimane grest».

Riccardo Lonardi