Dai ristoranti ai cinema alle palestre: le linee guida delle Regioni per la ripartenza

Domani riaprono bar e ristoranti anche al chiuso e si torna a consumare al banco: ecco le regole

La Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida da presentare al Governo per la riapertura di alcune attività economiche, produttive e ricreative “in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione” nei prossimi due mesi.
Ecco cosa prevedono le indicazioni delle Regioni su bar e ristoranti, palestre e piscine, cinema e teatri che saranno sottoposte anche al Cts.
RISTORANTI – Le Regioni insistono per riaprire ristoranti a pranzo e a cena sfruttando gli spazi all’aperto e per far ripartire tutte le attività, mantenendo le misure per evitare il contagio da Covid. Le linee guida contemplano misure per la riapertura che “possano consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening  periodico del personale non vaccinato”.
Due metri di distanziamento all’interno e uno all’esterno, consumazione obbligatoriamente al tavolo dopo le 14, numero chiuso nei locali senza posti a sedere e continuo ricambio d’aria. Queste le indicazioni per far ripartire in sicurezza i ristoranti.
CINEMA, SPETTACOLI, SALE DA CONCERTO Almeno un metro di distanza da ogni lato ( (2 senza mascherine)e la richiesta di un test negativo nelle 48 ore precedenti o di un documento che attesti la vaccinazione. Tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e comunque ogni volta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso.
PALESTRE – Le Regioni prevedono due metri di distanza sia tra chi fa attività fisica, sia dentro gli spogliatoi, sanificazione degli attrezzi e degli ambienti, regolamentazione degli accessi, ricambio d’aria, spogliatoi con barriere e temperatura all’ingresso (deve essere inferiore ai 37,5 gradi), mantenimento dell’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Anche in questo caso, come per i ristoranti, si dice che le misure consentono l’apertura dell’attività anche “in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”.
PISCINE –Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri. Come per le palestre l’indicazione è di igienizzare frequentemente gli attrezzi e delle aree comuni, e di favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni.Calcolare la densità di affollamento in vasca assicurando almeno 7 metri quadri di superficie d’acqua a persona. Parametri ben precisi di cloro per disinfettare l’acqua.