MANTOVA – Dare delle risposte sul futuro delle Rsa, non tanto quanto ai servizi da erogare, che quelli saranno sempre a ottimi livelli, ma quanto a come far fronte agli aumenti dei costi senza l’aumento dei contributi. Il fabbisogno è aumentato, si è diversificato negli anni, ma non sono aumentati i fondi a sostegno.
Senza contributi Regionali e Statali, infatti, la strada è una sola: l’aumento delle rette. E ciò ricade sulle famiglie, che in questo momento sono in estrema difficoltà.
Preoccupazioni sempre più importanti quindi dal punto di vista dei gestori, che richiedono delle rassicurazioni, non tanto per loro, ma per la comunità che ha bisogno di questo servizio. Un problema che non può essere più gestito a livello Regionale, ma Nazionale con la ridefinizione del settore.
A queste domande vuole dare delle risposte “Fragile, custodire con cura. RSA: da sempre ci prendiamo cura delle fragilità degli anziani. Saremo in grado di farlo anche domani?” ,convegno dedicato al futuro delle RSA che si terrà al teatro Bibiena il 20 di ottobre a cura di Uneba Mantova, Unione Nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale.
Scopo dell’iniziativa quella si, di avere risposte dai tecnici e dal mondo della politica, ma anche quello di sensibilizzare la cittadinanza facendo un quadro della situazione.
“E’ incontrovertibile come l’andamento demografico degli ultimi anni abbia cambiato la gerarchia dei bisogni della popolazione – ha detto Adriano Robazzi, presidente di Uneba Mantova, alla presentazione dell’appuntamento questa mattina in Fondazione “Mazzali” -. Siamo enti gestori e non abbiamo contezza della visione d’insieme. Regole e risorse ci vengono imposte. Eroghiamo servizi nel miglior dei modi ma abbiamo preoccupazioni sul futuro. Con questo appuntamento interroghiamo tecnici e politici affinché ci diano delle risposte concrete”.
“Le Rsa – prosegue Robazzi – non sono un parcheggio, mettere una persona cara in una Rsa, non è una scelta facile, e se le famiglie lo fanno è perchè a casa non possono più seguirlo, per cui sono dei veri e propri posti letto per subacuti, che erogano davvero prestazioni come gli ospedali, dal Pnrr, però, non sono arrivati fondi per il nostro settore, certo per la sanità, le case di comunità, tutte opere lodevolissime, ma anche le Rsa avrebbero bisogno di sostegno, invece l’unico capitolo è quello per chiuderle e trasformarle in alloggi protetti, non si è considerata la crescita della domanda nel nostro settore”.
“Abbiamo avuto un incremento esponenziale dei costi, a causa del covid, della guerra, ora, purtroppo guerre, aumento delle utenze, delle materie prime – spiega la presidente della Fondazione Mazzali, Mara Gazzoni – una situazione complicata di cui ci si deve rendere conto – ha detto -. Le nostre entrate sono rappresentate dalle rette e dai contributi regionali. Non possiamo pensare che, per garantire un diritto costituzionale come quello alla salute, si debba mettere ancora le mani nelle tasche delle famiglie, già molto in difficoltà per il costo della vita. Se le cose non cambiano e se non arrivano delle risposte da Regione Lombardia e dal Governo, si mette a rischio la sostenibilità stessa delle Rsa”.
“Tra i contributi che la Regione dà agli ospedali per posti letto al giorno e alle Rsa, c’è una forbice molto ampia – spiega Gazzoni – parliamo di 750 euro al giorno per i posti letto in ospedale e 53 euro per i posti letto in Rsa, si parla di un taglio del 3% del badget e quindi si rischia davvero di andare in difficoltà, per questo si devono rivedere le tariffe e bisogna assolutamente che la politica faccia la sua parte“.
Il programma del convegno prende il via alle 9 con il saluto delle autorità. La prima parte della mattinata vedrà susseguirsi i contributi di Antonio Sebastiano, direttore Osservatorio RSA · LIUC Business School, Marco Trabucchi, professore ordinario all’Università di Roma “Tor Vergata”, e Luca Degani presidente di Uneba Lombardia.
Si prosegue poi con Virginio Marchesi, presidente di Uneba Milano, Rosetta Gagliardo, dirigente Unità Organizzativa Rete Territoriale Regione Lombardia, e Cristina Cantù, vice presidente Commissione Sanità e Lavoro Senato della Repubblica. Modera il giornalista Fabrizio Binacchi .
Per informazioni è possibile telefonare al numero 0376 209225, inviare una email all’indirizzo formazione@fondazionemazzali.it o consultare il sito http://wwww.fondazionemazzali.it