Dall’Oltrepò un grande grido per la pace

QUISTELLO – Erano davvero in tanti ieri alla Marcia della Pace svoltasi tra Nuvolato e Quistello e promossa dalle Unità Pastorali “Santa Scolastica” e “dei Dossi” che ha visto la partecipazione di ben quattordici Comuni, insieme a Consorzio Oltrepò, parrocchie, la comunità musulmana che fa capo alla moschea di Quingentole, i gruppi scout e 550 tra bambini e animatori dei Grest parrocchiali.

“Le idee di pace, nei bambini come negli adulti, hanno tante sfumature diverse e sono portate a prendere le parti di qualcuno. Noi abbiamo voluto abbracciarle tutte, nel rispetto della libertà di espressione, per scendere tutti insieme in strada accomunati dal dire “no” alle guerre come risoluzione dei conflitti” ha dichiarato Elena Mossini, referente del Centro d’Ascolto caritas di Quistello che, ricordando poi il conflitto in Medio Oriente, quello in Ucraina e non dimenticando che sono ben 49 nel mondo i Paesi in guerra, ha chiesto di “tornare all’Appello per il Cessate Fuoco redatto a metà aprile da Mantova per la Pace e Tavolo per il Bene Comune della Diocesi di Mantova, a cui invitiamo tutti ad aderire”.

“E’ vero che tutti auspichiamo soluzioni diplomatiche alle guerre ed è la politica che sottende alla diplomazia che deve lavorare per la pace. Ma la pace deve diventare una
forma mentis che parte anche dalle piccole cose, nelle nostre famiglie, nelle nostre scuole, nei gruppi di amici per arrivare alle nostre intere comunità, nel rispetto delle differenze. E noi amministratori dell’Oltrepò, pur nelle nostre differenze, appunto, abbiamo imparato a stare insieme e a lavorare per il bene comune. Non è stato facile e immagino non lo sarà anche in futuro, ma finchè prevarrà la volontà di tutti di lavorare in pace e per la pace interpreteremo il nostro incarico nel migliore dei modi” ha detto la prima cittadina di Quistello Gloriana Dall’Oglio che ha concluso il suo intervento con le parole di Gino Strada: ‘La guerra non si abolisce coi trattati, ma si abolisce stimolando la riflessione e la cultura di tutti“‘