1,1 milione di euro di danni da fauna selvatica nel Mantovano, metà dell’intera Lombardia. “La lepre è il vero Attila”

MANTOVA – Un record del quale la provincia avrebbe volentieri fatto a meno. Mantova nel 2025 ha rappresentato da sola quasi il 50% dei danni da fauna selvatica di tutta la regione. Lo rileva Coldiretti Mantova, sulla base dei dati di Regione Lombardia. Cifre alla mano, sono 1.114.694 euro i danni riportati dagli agricoltori mantovani, su un totale lombardo pari a 2.300.000 euro.

Per la nostra provincia – rileva Coldiretti Mantova – si tratta del consuntivo più elevato dell’ultimo triennio, quando il computo dei danni dei “killer” dei campi si fermò alla pur non invidiabile cifra di 958.029 euro nel 2023 e di 743.222 nel 2024.

La lepre si conferma il vero “Attila” dei campi mantovani, più pericolosa rispetto a cornacchie, piccioni o cinghiali.

A livello di colture colpite, invece, è il cocomero la coltivazione che maggiormente ha fatto le spese degli attacchi di animali selvatici, con quasi 330.000 euro di danni (pari al 29,6% del danno periziato), seguito da soia (220.000), melone (194.000), mais (80.000), riso (65.000) e frutteto (61.000 euro).

Le domande di indennizzo presentate nel 2025 in provincia di Mantova sono state 217. I danni – informa Coldiretti Mantova – tengono conto del regime di de minimis, per cui l’importo liquidabile si riduce a 996.202 euro, dei quali 925.467 euro pagati da Regione Lombardia e 70.735 euro pagati dagli Ambiti territoriali caccia (Atc).

Sul tema della fauna selvatica Coldiretti Mantova invita a non abbassare la guardia, dal momento che i rischi possono anche andare oltre i danni diretti sulle colture. I cinghiali, ad esempio, sono vettori della Peste suina africana, che non presenta pericoli per l’uomo, ma per i suini, col rischio di dover fare i conti con gravi ripercussioni dal punto di vista non solo sanitario, ma anche economico in una filiera strategica come quella della suinicoltura.