MANTOVA – “Mi sarei aspettato che AIFA e ISS mi contattassero, o il mio ospedale, e invece niente. Ci hanno contattato enti internazionali ben più importanti. E’ avvilente”. Così il primario della Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova Giuseppe De Donno questa mattina durante il suo intervento in Commissione Sanità del Senato durante la quale è tornato a ribadire la validità della terapia del plasma iperimmune per la cura del covid.
E ancora una volta De Donno è andato dritto al sodo di alcune questioni, ad iniziare da quella guerra tra scienza e politica con la seconda che tenta di azzittire la prima. “Perchè la sperimentazione di questa terapia è stata assegnata dall’Aifa a Pisa nonostante Mantova sia stata quella che ha arruolato il numero di casi maggiore nella prima sperimentazione condotta con Pavia? Sono sconcertato” dichiara il primario che si dimostra non intimorito dalle minacce di querela del Presidente della Regione Toscana Rossi. “Pisa – ribadisce – non è all’altezza non perchè i suoi scienziati non valgano ma perchè la maggior incidenza di casi è in Lombardia”
Rispondendo alle domande dei senatori, De Donno si è detto esterrefatto che qualcuno continui ad alimentare dubbi nei cittadini sulla sicurezza della donazione del plasma quando la donazione in Italia è la più sicura al mondo. “Servono banche del plasma” ha detto invece il medico “perchè di plasma ne serve tanto …. e per questo serve l’aiuto della politica”. Su questo fronte il medico cita l’esempio per lui positivo di Zaia in Veneto e l’azione che Regione Lombardia sta portando avanti.
De Donno ha ricordato i risultati della sperimentazione: 46 su 48 pazienti all’interno del protocollo guariti (tutti dimessi quelli di Mantova) e nessuna ricaduta tra loro e successo della terapia anche tra la maggior parte di quei pazienti che non rientravano nel protocollo per i quali si è chiesto ai diversi Comitati etici la possibilità di utilizzo del plasma.
A proposito del Covid il primario ha poi dichiarato: “è un virus che ci prende alle spalle. Non è vero che ha perso virulenza. Dov’è il virometro? Il virus sta circolando. Dobbiamo potenziare le misure di prevenzione”.
Quindi conclude ribadendo che “la scienza è una e non può avere colori” ma evidentemente il comportamento del Ministro della Salute Speranza, “che invece di sedersi a un tavolo con Pavia e Mantova” ha scelto Pisa lascerebbe pensare diversamente.
NEL VIDEO L’INTERVENTO INTEGRALE DI DE DONNO IN COMMISSIONE AL SENATO E LE DOMANDE DEI SENATORI SULLA TERAPIA DEL PLASMA IPERIMMUNE