Delitto di via Mozart, ritrovato un coltello. Rinviato l’appello

Omicidio, Stefano Giaron accoltellato dopo una lite. La moglie:

MANTOVA – Sembrava se ne fossero perse le tracce e invece ieri, quando doveva partire il processo d’appello per Elena Scaini, oggi 55enne, accusata dell’omicidio del marito Stefano Giaron, 51 anni, e di lesioni nei confronti della suocera 81enne, è emerso che è stato ritrovato il coltello, presunta arma del delitto, sul furgone con cui la donna era fuggita. Il rirtovamento sarebbe avvenuto l’ottobre scorso, dunque dopo la condanna di primo grado di 21 anni di reclusione inflitta alla donna.
Il processo è stato così rinviato a febbraio. In questo lasso di tempo verrà eseguita una perizia sull’arma ritrovata e saranno eseguiti degli accertamenti per verificare la compatibilità di questa con le ferite riscontrate sulla vittima e sulla madre.
Elena Scaini aveva ucciso il marito il 6 ottobre 2020 nell’appartamento di via Mozart in Valletta Valsecchi a Mantova, dove la coppia abitava con la madre di lui da alcuni mesi. Il delitto era avvenuto dopo l’ennesima violenta lite tra i due coniugi.
La donna era poi fuggita a bordo di un furgone lasciando l’anziana suocera sola in casa, in stato confusionale.
La Scaini si era recata a Zocca, in provincia di Modena, dove aveva trovato alloggio in un bed and breakfast. Due giorni dopo aveva tentato il suicidio e, una volta soccorsa aveva raccontato cosa era successo nell’appartamento di via Mozart a Mantova.
Ha sempre sostenuto di aver accoltellato il marito, con un coltello che aveva precedentemente messo sotto il letto a scopo di difesa, per difendersi dall’aggressione del marito che, a suo dire, la stava per ammazzare.

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