Depuratore del Garda, deciderà il commissario

Depuratore del Garda, deciderà il commissario

Qualcuno lo ha definito un colpo di scena ma l’ipotesi era tra quelle che aleggiavano: per il depuratore del Garda arriverà un commissario con il compito di traghettare l’opera al centro da mesi di forti contrapposizioni nel territorio bresciano e al centro dell’interesse dei Comuni mantovani dell’alto mantovano su cui avrebbe un forte impatto.
Il Consiglio dei ministri ha nominato il prefetto di Brescia Attilio Visconti commissario straordinario per il collettamento e la depurazione del Garda.
La richiesta di una figura plenipotenziaria era stata ipotizzata alla vigilia della Cabina di regia del 18 maggio attraverso la richiesta inviata al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani da Mariastella Gelmini nella duplice veste di parlamentare e presidente della Comunità del Garda, dal coordinatore di Ats Garda Ambiente Giovanni Dal Cero, e da 54 sindaci del territorio, di cui 18 mantovani. Questi invocavano l’intervento di una persona «super partes» per «sgombrare il tavolo da ogni logica fuorviante» e per traghettare il progetto «verso un’analisi di sostenibilità e fattibilità effettive».