Armi, giro di vite del questore: sequestrata anche una bomba a mano

MANTOVA – Sono ormai molti i mantovani in possesso di una regolare Autorizzazione per detenere, trasportare o portare con sé armi: praticanti del tiro a volo, cacciatori, guardie particolari giurate nonché altri soggetti interessati ad avere a disposizione un’arma per motivi professionali oppure in quanto, più semplicemente, appassionati di armi o di discipline sportive ad esse collegate.
Il titolo amministrativo che legittima una persona a detenere presso la propria abitazione ovvero a portare con sé le armi da fuoco comporta necessariamente, da parte delle Autorità di Pubblica Sicurezza che lo rilasciano (rispettivamente, Prefetto o Questore, a seconda del tipo di Porto d’ Armi) una costante attività di controllo e verifica sia in fase di rilascio, sia successivamente ad esso, finalizzata ad accertare se coloro che sono stati autorizzati a detenere o a portare armi hanno mantenuto nel corso del tempo i necessari requisiti soggettivi.

Nel 2018 l’Italia si è adeguata alle modifiche normative europee in materia – introdotte da Brusselles al fine di cercare di risolvere alcune criticità evidenziate da più parti, nell’ottica di una migliore e più efficace regolamentazione della detenzione delle armi – adottando la Direttiva Europea n. 853 del 2017, recepita dall’Ordinamento giuridico italiano ed entrata in vigore nel nostro Paese con il Decreto Legislativo nr. 104 del 2018.
In quest’ottica la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Mantova svolge una costante opera di verifica e controllo riguardo al possesso ed al mantenimento dei requisiti psico-fisici e di condotta nei confronti dei titolari di queste delicate e particolari tipologie di Autorizzazioni, intervenendo immediatamente nei casi in cui i predetti requisiti vengano a mancare.
Il Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori, a seguito di specifiche attività di verifica e di controllo effettuate dalla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura nei mesi scorsi, anche su segnalazione delle Forze di Polizia della nostra Provincia, ha disposto i seguenti Provvedimenti:
48 revoche/rigetti di Porti d’Arma; 56 diffide a regolarizzare i Porti d’Arma ed il sequestro amministrativo di 25 fucili, 20 pistole, una bomba a mano disattivata, una sciabola ed il sequestro amministrativo di 1241 munizioni di diverso calibro.

Le motivazioni che hanno determinato l’adozione, da parte del Questore, di questi Provvedimenti sono da far risalire al venir meno dei requisiti di natura soggettiva, ovvero di quelli psico-fisici: nello specifico, essi variano dalla guida in stato di ebbrezza alla commissione di reati di vario genere (in particolare di natura violenta, quali l’aver provocato lesioni personali), ovvero al fatto di essere stati coinvolti in situazioni conclamate di litigiosità familiare o di vicinato.

Gli esperti dell’Ufficio Armi della Questura consigliano di seguire le seguenti raccomandazioni:
Conservare le armi in un luogo sicuro – Le armi devono essere riposte in luoghi il cui accesso sia interdetto a minori o persone non autorizzate, quali, ad esempio, una stanza chiusa o un armadio blindato;
Effettuare costantemente le operazioni di manutenzione – Un malfunzionamento può essere fatale. Le armi moderne sono dotate di sistemi di sicura per ridurre al minimo gli incidenti; tuttavia, senza un’adeguata manutenzione, queste garanzie vengono meno, mettendo gravemente a rischio l’incolumità di chi maneggia le armi e di chi si trova nelle vicinanze;
Denunciare immediatamente il furto o la perdita di possesso di un’arma  – In caso di sottrazione illecita di arma occorre denunciare immediatamente quanto accaduto alle Autorità di Polizia: diversamente, si può essere ritenuti responsabili di reati specifici”.