Differenziata al 90 per cento, ma Pegognaga si sente punita

Carenza di segretari comunali: Pegognaga in attesa da un anno

PEGOGNAGA – Differenziata al 90%. Ma Pegognaga si sente punita. Univoca quindi convergenza di critiche da maggioranza e minoranza alla metodologia che ARERA, autorità statale di regolazione per energia, reti e ambiente impone nell’aggiornare le tariffe rifiuti. La contrarietà ad ARERA nasce da una realtà fattuale: Pegognaga per la raccolta differenziata s’attende una riduzione tariffaria, tanto più nel contesto delle difficoltà economiche collettive ed individuali conseguenti l’emergenza Covid-19. ARERA impone invece un aumento del 6-7 per cento, di fronte al quale il Comune può scegliere tra l’applicarlo o mantenere per l’anno in corso la tariffa del ’19, cumulandolo però a quello del triennio successivo. «Premesso che siamo tutti d’accordo che é assurdo – dichiara l’assessore ambiente Giulia Caramaschi – che un Comune con 90 per cento di raccolta differenziata, già a tariffa puntuale, si trovi questa aumentata. La realtà purtroppo é che il metodo di calcolo del Piano economico finanziario (PEF) non l’ha deciso né il gestore e tanto meno il Comune, bensì ARERA. E il Consiglio non deve discutere se i metodo é giusto o sbagliato, ma é chiamato a una scelta: approvare il PEF 2020 e di conseguenza applicare le relative tariffe o continuare con quelle del 2019, consapevoli che i prossimi tre anni avranno un incremento nettamente maggiore. Anche noi non condividiamo il metodo Arera, tant’é che ci siamo affidati ad un consulente esterno, che ha controllato, verificato ed emesso una relazione di validazione». Edoardo Bottoni della minoranza «Non avete portato avanti la battaglia politica giusta», annuncia quindi di votare contro. Discussi insieme, ma con voto distinto, su proposta del capogruppo di RiAttiviamo Pego Fulvio Renusi, “Corrispettivo rifiuti in luogo della Tari, approvazione Piano finanziario 2020” e “Determinazione tariffe rifiuti, anno 2020”, approvati, obtorto collo dalla maggioranza, contraria invece la minoranza al primo e astenuta nel secondo.

RICCARDO LONARDI

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