MANTOVA – Gli uomini della Digos hanno individuato uno dei tre responsabili dell’aggressione avvenuta il 13 novembre scorso ai danni di un dirigente di un’azienda che ha una succursale a Suzzara. Si tratta di un 28enne foggiano domiciliato nella provincia virgiliana e titolare di un’impresa che fornisce servizi alla stessa azienda di cui è dirigente la vittima. Sabato scorso, primo febbraio, il Tribunale di Mantova ha così emesso un’ordinanza nei confronti del giovane – per i reati di lesione personali in concorso con altri, aggravate dalla premeditazione e dall’aver agito con crudeltà per motivi abietti – che dispone il divieto di avvicinamento alla persona offesa nei luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima (residenza, domicilio e dimora, attuali e futuri) ed al luogo di lavoro e, comunque di mantenersi, in ogni luogo, ad una distanza pari almeno a 200 metri, prescrivendo, altresì, di non comunicare mediante qualsiasi mezzo con la vittima. Sono attualmente in corso ulteriori indagini, sempre da parte della DIGOS, al fine di giungere quanto prima alla identificazione dei 2 complici dell’aggressore che hanno concorso nel reato.
LA VICENDA
Nella serata del 13 novembre scorso un dirigente di una importante azienda che ha una unità produttiva a Suzzara, mentre faceva rientro in centro a Mantova dove risiede con la famiglia è stato improvvisamente aggredito. Erano circa le 20.50, e dopo aver parcheggiato l’automobile in strada, è stato, quindi, raggiunto spalle da due soggetti incappucciati che, senza profferire parola e senza cercare di rapinarlo di telefono cellulare e di zaino, lo ha colpito ripetutamente con pugni al volto facendolo cadere a terra per poi proseguire con calci in varie parti del corpo. Una volta terminata la “spedizione punitiva”, i due sono scappati.
La vittima, palesemente scossa per l’accaduto ed assai dolorante per le lesioni subite, nel dare l’allarme alla sala Operativa della Questura era riuscito ad intravvedere i suoi due aggressori, senza però vederne il volto, salire su un’auto di grossa cilindrata di colore scuro parcheggiata in fondo alla via alla cui guida li attendeva un terzo individuo. Accompagnato al Pronto soccorso l’uomo era stato dimesso con con una prognosi di 15 giorni. La Digos, incaricata delle indagini, ha verificato le registrazioni delle telecamere presenti nelle vicinanze del luogo dove si era verificata l’aggressione e ha interrogato alcune persone informate sui fatti ritenute utili a chiarire i termini di quanto accaduto. In breve tempo gli investigatori sono riusciti ad ottenere elementi per poter circoscrivere le indagini nell’ambito dell’ambiente di lavoro della vittima che, all’interno dell’azienda riveste il ruolo di responsabile della gestione delle ditte esterne che operano nel settore dell’indotto, fornendo nello specifico materiali e servizi a favore dell’impresa. E proprio nel contesto di tali rapporti, alla luce di quanto sin dal principio era emerso dalle indagini, gli investigatori hanno trovato conferma all’ipotesi secondo la quale la violenta aggressione fosse stata ideata e realizzata quale ritorsione nei confronti dello stesso dirigente. Contestualmente è stato anche ndividuto il modello del veicolo (una BMW X 5 scura) con cui i malviventi si erano dati alla fuga, quindi alla targa dello stesso ed, infine, al suo effettivo utilizzatore che aveva affittata lo stesso pomeriggio dell’aggressione presso un’autonoleggio cittadino. Si tratta di un 28enne foggiano domiciliato da tempo nella provincia virgiliana e titolare di una ditta che fornisce beni e servizi all’azienda sotto il controllo e la verifica della vittima. Pochi giorni prima della “spedizione punitiva” il giovane era stato destinatario di un formale richiamo da parte dell’aggredito per lavori mal eseguiti.