Divorzio tra Costani e Mantova in Comune: “L’alleanza con il M5S è frutto delle logiche della vecchia politica”

MANTOVA – La lista di “Mantova in Comune” conferma le voci che circolano ormai da qualche mese, circa la rottura con la candidata civica Gloria Costani e la lista “Salute, Ambiente  e Futuro”.

“L’idea che ha mosso Mantova in Comune – commentano gli attivisti e le attiviste del movimento – era quella di riuscire finalmente a mettere insieme diversi singoli, movimenti sociali e partiti di sinistra per fare sintesi e lanciare proposte nuove per la città, all’insegna della partecipazione di una “Mantova profonda” solitamente senza voce. La parte aggregativa e di sintesi unitaria è stata un primo risultato storico per le forze radicali e progressiste della città, ma non nascondiamo che l’emergenza sanitaria ha stroncato le ambizioni di costruire partecipazione reale in mezzo e con le persone: tre mesi di lockdown, insieme alla ripresa della campagna elettorale in estate, sono entrati in contraddizione con le ambizioni più alte del nostro progetto.Proponendo la lista ci eravamo impegnati a fare tutto il contrario dei soliti accrocchi elettorali e di lasciare fuori dalla porta le logiche divisive e opportuniste della vecchia politica: purtroppo queste sono bruscamente rientrate dalla finestra. A febbraio, alla presentazione della candidatura di Gloria Costani sostenuta dalle civiche Mantova in Comune e Salute, Ambiente e Futuro le nostre parole e quelle della candidata escludevano il supporto di liste di partito e, quando incalzata sull’argomento, il riferimento esplicito era al Movimento 5 Stelle. Un partito ormai diviso, lacerato e ridotto ai minimi termini in città che per sopravvivere poteva solo fare carte false pur di agganciarsi alla candidata Costani. Un partito le cui posizioni politiche sono assolutamente incompatibili con quelle di Mantova In Comune, tanto a livello nazionale quanto a livello locale: è sufficiente ricordare che è stato il M5S al governo con la Lega ad approvare provvedimenti abominevoli come i Decreti Sicurezza, e che continua tuttora ad opporsi ad una loro abrogazione; per quanto riguarda la politica locale, allo stesso modo non si è mai verificata una condivisione di intenti o analisi, fatta  eccezione per l’ambigua adesione al movimento No Inceneritore da parte dei 5 Stelle locali, peraltro al fianco di soggetti politici ancor più incompatibili e dettata da puri interessi strategici.Al termine del lockdown siamo stati messi di fronte al fatto compiuto: frettolosamente messo da parte il candidato sindaco e consigliere comunale Michele Annaloro, il Movimento ha preteso (e gli è stato lasciato fare) di saltare sul treno già in corsa in modo arrogante, ponendo pregiudiziali e dettando regole. Una modalità irricevibile sulla quale abbiamo anche provato a mediare con molta disponibilità, ma continuando a ricevere dei dinieghi.

Non ci giriamo attorno: il nostro percorso di partecipazione e rinnovamento è stato sacrificato sull’altare delle ambizioni personali dalla candidata stessa, dai calcoli opportunistici di partito e dalle logiche di vecchi arnesi della politica locale .Nell’immediato, Mantova in Comune si riunirà per decidere il da farsi per le amministrative di Mantova”.