Cambio dell’ora nella notte tra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre.
Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro. Dormiremo un’ora in più, avremo più chiaro al mattino, circa un’ora, ma farà buio prima alla sera.
In primavera, nella notte tra il 30 e il 31 marzo 2024, le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti e tornerà l’ora legale.
Un po’ di storia
Tra i primi che ebbero l’idea di istituire l’ora legale, come mezzo per risparmiare energia, ci fu Benjamin Franklin nel XVIII secolo, ma la sua adozione ufficiale avvenne solo nel 1916, quando la Camera dei Comuni del Regno Unito la approvò. In Italia, l’ora legale venne introdotta nello stesso anno, dal 3 giugno al 30 settembre, e negli anni successivi fino al 1920, l’inizio fu spostato a marzo. Dopo una sospensione nel 1920, l’ora legale fu ripristinata nel 1940 durante la Seconda Guerra Mondiale e rimase in vigore fino al 1948, quando fu nuovamente abolita. La sua adozione definitiva avvenne nel 1966, in risposta alla crisi energetica. Per i primi tredici anni, fu stabilito che l’ora legale fosse in vigore da fine maggio a fine settembre. Dal 1981 al 1995 il periodo fu esteso dalla fine di marzo all’ultima domenica di ottobre. Il regime attuale è stato introdotto nel 1996. Da allora il periodo di attuazione è stato prolungato fino alla fine di ottobre.
Da tempo in Europa, e anche in Italia, si discute dell’abolizione del cambio dell’ora solare: sono in molti infatti coloro che sostengono i benefici dell’adozione dell’ora legale durante tutto l’anno.
Secondo le stime fornite da Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) adottare l’ora legale per 365 giorni farebbe consumare meno energia, comportando un risparmio, in Italia, di almeno 204 milioni di euro all’anno. Una cifra destinata a salire se le tariffe elettriche dovessero rincarare ulteriormente a fronte del conflitto israelo-palestinese. Anche l’ambiente e la salute pubblica ne beneficerebbero, a fronte di un consistente taglio alle emissioni nocive pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno e lo stop ai disturbi di alterazione dei ritmi sonno-veglia che capita di vivere nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa.