MANTOVA – Ultimo incontro stamani in Prefettura del Tavolo tecnico di coordinamento, presieduto dal prefetto Gerlando Iorio, per la pianificazione e l’organizzazione delle operazioni di disinnesco, recupero e distruzione dei due ordigni bellici rinvenuti nel territorio di Marcaria, in prossimità della linea ferroviaria. Le operazioni sono fissate per domenica prossima 24 marzo.
Le attività si articoleranno in una prima fase, di circa quattro ore (08.00-12.00) per la messa in sicurezza degli ordigni (despolettamento), in una seconda fase di spostamento di questi nel sito di brillamento, individuato presso la cava “Ca’ Fattori 3”, ubicata a Medole Medole, della durata di circa un’ora e mezza (12.00-13.30) ed in una terza fase, quella, appunto, del brillamento, di un’ora circa (14.00-15.00).
L’Autorità Militare ha fatto presente che, per quanto concerne la fase di despolettamento, dovrà essere disposta l’evacuazione nel raggio di 821 metri dal luogo di invenimento di ogni singolo ordigno andando, dunque a coinvolgere zone non solo del territorio comunale di Marcaria, ma anche di Bozzolo, Acquanegra sul Chiese e San Martino dall’Argine. In particolare, per il rispetto del raggio di sicurezza, è stata prevista la chiusura al traffico della SS10 e della SP67, e l’inaccessibilità all’area di uomini e mezzi non autorizzati.
Le Forze di Polizia e l’Amministrazione Provinciale hanno predisposto l’unito prospetto, concernente i punti di interruzione della viabilità locale.
Allo stesso modo, sarà inibito il transito e la circolazione per le zone attigue, nel raggio di 400m, alla cava individuata per le operazioni di brillamento e sita nel comune di Medole.
L’ Enac, su richiesta della Prefettura, ha emesso l’ordine di divieto di sorvolo sulle aree interessate.