Domiciliarità e telemedicina le parole chiave per il futuro della sanità mantovana

MANTOVA – “La sanità territoriale: tra continuità assistenziale e diagnostica di prossimità”: questo il titolo del convegno che ha aperto la seconda e ultima giornata del Festival delle professioni sanitarie, manifestazione è stata organizzata dall’Ordine delle professioni di prevenzione e riabilitazione TSRM e PSTRP di Mantova. Un momento di confronto e riflessione su sanità, territorio e istituzioni.
Domiciliarità e telemedicina sono le parole chiave. In un sistema sanitario che sta cambiando e con la popolazione che invecchia aumentando così il numero delle persone fragili pensare di implementare i servizi a domicilio di assistenza e diagnostica diventa quindi fondamentale.

“Nella sanità stanno cambiando i paradigmi – ha detto Federico Lega, docente dell’Università degli studi di Milano – bisogna costruire percorsi di medicina d’iniziativa e di co-progettazione, professionisti all’interno delle aziende sanitarie. Fondamentale è investire in prevenzione, dato il numero di anziani in costante aumento.
Da qui la necessità di un’agenda strategica per tutte le professionalità”.
“Le professioni sanitarie non possono fare da sole e separatamente, ma serve un coordinamento – aggiunge Alberto Righi, presidente dell’ordine delle professioni TSRM e PSTRP di Mantova – per questo nascono giornate come queste di confronto tra tutti gli attori in campo, perchè bisogna cambiare e farlo in fretta”.
“La nostra azienda ha già esperienza di assistenza domiciliare – spiega il direttore generale dell’Asst Mantova Anna Gerola – ma dobbiamo sicuramente implementarla, stiamo sperimentando assistenza dopo le dimissioni dai reparti o dai pronto soccorso e questo diventa fondamentale per i pazienti fragili”.
“La telemedicina e l’assistenza domiciliare sono strumenti da approfondire e da utilizzare il più possibile le fa eco l’assessore ai servizi sociali del comune di Mantova, Andrea Caprini – solo così possiamo prenderci cura, “i Care appunto” dei pazienti e curare le persone e non solo la malattia”.
Dopo l’incontro di ieri con gli studenti, i nuovi professionisti di domani, il festival si è chiuso questo pomeriggio con la premiazione di una ventina di professionisti che hanno concluso la loro carriera: Nadia Negri (tecnica di laboratorio), Paola Franzoni (tecnica della prevenzione), Daniela Ferretti (educatrice), Roberto Schiavinato (tecnico di radiologia), Antonella Palvarini (educatrice), Ivan Reggiani (tecnico della prevenzione), Paola Angela Negri (tecnica di laboratorio) e Maria Cristina Panina (tecnica di laboratorio).

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