PEGOGNAGA – Prendendosi cura di chi ne aveva urgente bisogno incappa nella svolta della propria vita.
E’ capitato a don Pier Luigi Capelli, giovane della bassa cremonese, attualmente viceparroco di Pegognaga, nonché vicario dell’Unità Pastorale Terre Matildiche. «No, da ragazzo non ci pensavo proprio a fare il prete. Frequentavo l’oratorio parrocchiale del mio paese, Torre de’ Picenardi nel Cremonese. Come molti giovani della mia generazione mi ero fatto obiettore di coscienza all’obbligo di leva, abolito poi nel 2004; perciò accettai l’alternativa di prestare servizio nel sociale, alla Casa dell’ Accoglienza a Cremona.
E’ una struttura molto grande, che accoglie studenti provenienti da fuori e lavoratori. Allora c’era la Tamoil che appaltava lavori a tante imprese. Lavoratori provenienti anche dal Sud, che cercavano alloggio a basso prezzo. In seguito dal Sud provenivano anche tanti familiari di ammalati, perché a Cremona c’e’ la medicina nucleare che a fine anni Ottanta inizio Novanta era una delle più importanti d’Italia. Poi c’era la prima emergenza extra-comunitari, che ha ispirato la prima Legge Martelli. Nei due anni di servizio lì svolti, ragionando con alcune persone, è nata l’dea di farmi prete. Che, con i sei anni di seminario, ha preso concretezza». Così è stato consacrato il 21 giugno 1997 in San Luigi. Chiediamo: com’è finito nel Mantovano? «Per una serie di coincidenze. Da Piadena, dove ho fatto la prima esperienza pastorale, il vescovo mi ha inviato a Fontanella in provincia di Bergamo ma appartenente alla diocesi cremonese. Poi a Viadana, in San Pietro, parrocchia di don Tassoni. Dopodiché a Suzzara. Quindi a Pegognaga, dove sono arrivato il 1° settembre 2019». Qui, i pegognaghesi hanno provato subito per il giovane prete gran simpatia: bell’uomo, di vasta cultura, pronto al dialogo, disposto a condividere i momenti ludici sia con i ragazzi che con le persone anziane, ha il dono, nello spiegare il vangelo, di rendere facilmente comprensibili anche i passi molti difficili. Altra domanda: don Capelli come trova i pegognaghesi? «Devo dare una risposta imperfetta… di certo sono una comunità accogliente. Vivendola però con in mezzo il Covid si fatica ad approfondire bene la conoscenza. E’ gente molto accogliente». Dopo appena tre anni di attività pastorale a Pegognaga, don Pierluigi Capelli se ne torna nel Cremonese. Sabato 10 settembre alle ore 18,30 a Gonzaga l’Unità Pastorale Terre Matildiche saluterà don Capelli. Sabato 18 infatti don Pierluigi alle ore 9,30 farà ingresso a Vescovato, come nuovo parroco dell’Unità Pastorale Cafarnao, composta dalle parrocchie anche di Binanuova, Cà de’ Stefani, Gabbioneta, Pescarolo e Pieve Terzagni. Ma nel pomeriggio dello stesso giorno sarà ancora a Pegognaga a fianco del parroco don Flavio Savasi e del nuovo vicario don Nicola Catarin per assistere alla consacrazione della nuova parrocchiale da parte del vescovo mons. Marco Busca.
Riccardo Lonardi