Due classi dell’Itis premiate per la start up sostenibile che trasforma l’olio esausto in biocarburante

MANTOVA – “Spiccate conoscenze tecniche nella realizzazione di un primo prototipo, team coeso, con competenze trasversali e conoscenza del mercato di riferimento”. Questa la motivazione che accompagna il premio “B Green” alle classi 4CCH e 3AMME dell’Itis Fermi di Mantova. Grazie al loro biocarburante ottenuto dal recupero di olii vegetali esausti, sono arrivati primi tra 50 classi e 1000 studenti provenienti da tutta Italia all’interno della 5° edizione del Changemaker Competition di B Corp School. Il loro progetto B-Ita ha battuto anche “360 GES”, quello ideato dai compagni della 3° ABC, che hanno puntato su una start up che realizzasse eventi aziendali ad impatto zero.

L’iniziativa B Corp School è stata promossa da Confindustria Mantova, nell’ambito della nuova area dedicata a sviluppo sostenibile ed education, per potenziare la connessione tra le aziende del territorio e i giovani delle scuole superiori, nell’ottica di costruire un rapporto più costante e fattivo favorendo possibili opportunità lavorative per i giovani, e di reperimento della forza lavoro per le aziende. Obiettivo, almeno a sentire i docenti ed i ragazzi, perfettamente centrato: “Questa gara è piaciuta – spiegano i docenti Krisnel Nosari e Cristian Soncini, che insieme a Giuseppe di Trapani e Giovanni Colacitti hanno coordinato gli studenti – perché i ragazzi hanno sviluppato competenze difficilmente acquisibili a scuola. Tematiche come la sostenibilità e l’imprenditorialità sono un valore aggiunto, così come l’interazione che si è sviluppata tra gli studenti di classi diverse. Forse avremmo dato ancora maggior rilevanza alla fase chiamata “speed date”, in cui i progetti sviluppati dalle diverse scuole si incontravano, ma nel complesso l’iniziativa è stata utile”.

Il percorso per gli studenti è durato 5 mesi, hanno dovuto ideare il progetto, che avesse caratteristiche di sostenibilità in ambito economico, ambientale e sociale, e poi svilupparlo, grazie all’aiuto dei mentor e dei docenti, come una start up che dovesse confrontarsi sul mercato.

L’esperienza ha entusiasmato i ragazzi: “Contabilità, marketing, business plan, ero a conoscenza che la vita aziendale fosse composta da numerosi attività, ma non ne immaginavo la complessità” spiega Mario. “Grazie agli incontri con i tutor ho imparato operativamente a creare e gestire un sito web, e come comunicare correttamente le attività della mia azienda – racconta Martina – ed al contempo mi sono confrontata con compagni di scuola che non conoscevo, crescendo con loro”. Una crescita che, alla fine, rimarrà patrimonio del territorio.

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