Due escursionisti, un 64ennne di Reggio Emilia e un 61enne di Oristano, sono stati colpiti da tre scariche di fulmini mentre si trovavano all’uscita della Ferrata Olivieri alla Punta Anna, sulle Tofane.
A dare l’allarme un turista straniero che li aveva scorti in visibile difficoltà, immobili e incapaci di rispondere. L’uomo era sceso in velocità per trovare campo e fare la prima chiamata attorno alle 16, per poi raggiungere il Rifugio Giussani e chiamare nuovamente assieme al gestore. Non avendo informazioni precise, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha fatto campo base al Rifugio Dibona ed è poi risalito di quota e ha sbarcato il tecnico di elisoccorso con un verricello di 25 metri dove la ferrata corre in piano e arriva al bivio in uscita verso la cima tramite la Ferrata Aglio o la discesa dal Sentiero Olivieri.
Solo da loro e stato chiaro cosa fosse successo. Entrambi riportavano danni da folgorazione, uno più lievi, l’altro di media gravità, al punto da dover essere imbarellato. Durante una forte grandinata, mentre ancora erano agganciati al cavo, in successione c’erano state tre scariche che li avevano fatti sbalzare in aria e cadere terra. Con gli arti contratti, sotto shock, erano rimasti immobili, senza riuscire nemmeno ad estrarre i cellulari.
Recuperati e portati in piazzola al Dibona, i due uomini sono stati stabilizzati dall’equipe medica. L’eliambulanza è poi volata all’ospedale di Belluno.