Ecco il progetto di recupero del Teatro Guido di Suzzara: ora la presentazione in Soprintendenza

Ecco il progetto di recupero del Teatro Guido di Suzzara: ora la presentazione in Soprintendenza

SUZZARA – Il progetto per il recupero del Teatro Guido è stato sviluppato. Eccolo in uno schema tridimensionale che il sindaco di Suzzara Ivan Ongari ha pubblicato sulla propria pagina Facebook evidenziando che ora il progetto dovrà essere presentato in Soprintendenza.
I lavori di recupero del Teatro ricordiamo, che ammontanto a 4 milioni e 200 mila tra fondi regionali e comunali, prevedono il miglioramento sismico, la valorizzazione del teatro e dell’area antistante, limitrofa al Centro Culturale Piazzalunga. Un’importante opera che si pone l’obiettivo creare un’area scambio tra le funzioni specifiche di luogo culturale e quelle più generiche di ritrovo urbano.
I lavori di rifunzionalizzazione e restauro del Teatro Guido sono stati candidati nel 2016 alla manifestazione di interesse per i beni di interesse culturale danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, indetta dalla struttura commissariale della Regione Lombardia. L’affidamento dei servizi tecnici di progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza dell’intervento di restauro, rifunzionalizzazione e miglioramento sismico del Teatro è stato aggiudicato un anno fa ad un raggruppamento temporaneo di professionisti -RTI Studio Berlucchi srl – S.T.I. Studio Tecnico Impianti.

LA STORIA DEL TEATRO GUIDO 

La storia del Teatro Guido di Suzzara affonda nel lontano 1894 quando si costituì un comitato di quaranta cittadini per la realizzazione di un teatro. Il progetto venne affidato a Francesco Piazzalunga e la costruzione terminò nel 1895, in occasione della sagra di settembre del paese, quando avvenne l’inaugurazione con la messa in scena del Faust. Nel 1905 fu la volta della Traviata, de Il Barbiene di Siviglia, e del Don Pasquale.  Nel 1938, dopo alcune opere di restauro l’edificio prese il nome di Teatro Guido e iniziò una stagione molto proficua con una serie di spettacoli molto importanti tra cui la Carmen e la Boheme.  Oltretutto il progetto preliminare si avvalse della collaborazione di specialisti e scenografi che avevano anche partecipato al restauro del Gran Teatro La Fenice di Venezia e al Teatro alla Scala di Milano. Accanto all’attività teatrale. dal 1956, si affiancò anche quella cinematografica quando il teatro subì un ulteriore restauro. L’attività del teatro cessò completamente nel 1982. 

 

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