Ingegnere ed imprenditrice scesa in campo in politica con il M5s. Dopo uno scrutinio al fotofinish, poco prima dell’1 di notte, quando i risultati delle elezioni regionali in Sardegna non sono ancora definitivi ma ormai vanno delineando la vittoria, Alessandra Todde, nuorese di 55 anni, si presenta ai cronisti come la nuova presidente della Regione Sardegna. Mancano ancora poche sezioni alla fine dello scrutinio e Todde, che ha riunito intorno a sé il campo largo prendendo anche più voti della coalizione che l’ha sostenuta, si appresta ad essere eletta, vincendo sullo sfidante di centrodestra Paolo Truzzu, prima donna alla guida dell’isola.
Nata il 6 febbraio 1969 a Nuoro, dove si è diplomata, Todde si è laureata in scienze dell’Informazione e poi in Informatica all’Università di Pisa. Ha conseguito l’esame di Stato e il titolo di ingegnere. Nella sua biografia, sottolinea di aver vissuto e lavorato per alcuni anni all’estero nel campo dell’energia e del digitale. Imprenditrice, manager e fondatrice e Ceo di Energeya, acquisita da Fis Global (precedentemente Sungard) nel 2015, ha ricoperto diversi ruoli e nel 2014 è stata premiata come imprenditrice sarda dell’anno dall’Associazione imprenditrici e donne dirigenti di azienda delegazione Sardegna. Ha ricoperto l’incarico di amministratrice delegata di Olidata dal 13 luglio 2018 al 19 aprile 2019 per poi dimettersi e candidarsi alle elezioni europee del 2019 come capolista del Movimento 5 Stelle. Nel dicembre 2018, ricorda Todde nella sua biografia, è stata nominata tra le Inspiring Fifty italiane, riconoscimento dato alle 50 donne considerate più influenti nel mondo della tecnologia.