Aumenta di ora in ora la dimensione della tragedia in Emila Romagna: circa cento sono i Comuni coinvolti, il triplo rispetto al terremoto del 2012. Le strade chiuse sono circa 500, mentre sono 305 le frane censite. Gli allagamenti sono diventati quasi impossibili da contare. Praticamente tutta l’area che va da Bologna al mare è stata colpita: metà, quella in pianura, e finita sott’acqua, l’altra metà, quella in collina e montagna, è funestata dalle frane. L’allerta rossa rimane attiva anche per domenica: dovrebbe essere l’ultimo giorno di pioggia e dal pomeriggio è atteso il sole. Le piene dei fiumi sono in esaurimento, ma rimane altissimo il rischio di frane.
Intanto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lasciato in anticipo Hiroshima, dove è ancora in corso il G7. L’aereo di Stato con a bordo la premier arriverà in Italia attorno all’ora di pranzo, atterrando probabilmente in Emilia-Romagna. Tra le tappe nei luoghi dell’alluvione la premier sarà, come annunciato dal sindaco, anche a Forli, ma il programma potrebbe subire variazioni in base alle condizioni meteo.”Ho deciso di tornare in Italia“, “la mia coscienza me lo impone“, aveva detto in una conferenza stampa a Hiroshima.
Giorgia Meloni ha incassato la solidarietà dei Grandi riuniti in Giappone. Il premier ‘perde’ l’ultima giornata del vertice per essere lì dove la furia delle piogge e del vento ha messo in ginocchio un’intera popolazione, con il drammatico bilancio di 14 vittime e 36 mila sfollati.