EQual contro lo stadio al Migliaretto: meglio un’arena spettacoli immersa nel verde

In foto l'autore Emanuele Bellintani

MANTOVA – “Guardando alla utilità e alla sostenibilità ambientale ed economica di un progetto crediamo che il Migliaretto nei prossimi anni potrebbe diventare l’arena spettacoli e feste della città, completamente immersa in un nuovo bosco urbano”, ad affermarlo è Emanuele Bellintani coordinatore di eQual che interviene sulla sdemanializzazione dell’area del Migliaretto e sul suo futuro.

“La proposta del sindaco di spostare lì lo stadio non convince nella forma e nella sostanza: formalmente perché stata lanciata sui media e presa per buona. Nella sostanza è avvilente pensare che quell’area potrebbe essere coperta di cemento per 1/3 da una struttura sportiva e relativi parcheggi. Un nuovo stadio dovrebbe, in ogni caso, essere fuori dalla città e facilmente raggiungibile da autostrade e tangenziali”. I dubbi di eQual non si limitano, però a questo in quanto, continua Bellintani, “costruire un nuovo stadio richiederebbe un impegno economico molto pesante mentre, da anni, chi investe in nuovi stadi del calcio-business non lo fa “per sport” ma ne arricchisce l’offerta costruendo ristoranti e negozi dentro alle nuove strutture. Per pura contrapposizione e senza uno straccio di visione del domani di Mantova, il centrodestra cittadino e quello di Regione Lombardia rilanciano sull’aeroporto (eliporto) civile per gli elicotteri dell’élite locale; diversamente, il consigliere forzista (e guida dei consiglieri 5 Stelle) ipotizza un esclusivo campo da golf. In città c’è bisogno di guardare in avanti, partendo dall’interesse e dal benessere dei cittadini anziché dai sogni e da progetti vecchi di vent’anni”.

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