MANTOVA – Il Luna Park al Boma non piace agli esercenti e a chi lavora negli uffici della zona. Tante le perplessità e i timori relativamente all’arrivo, dal prossimo 9 febbraio, delle giostre trasferite dal Te.
A spiegarlo è l’avvocato Paolo Gianolio, legale di tutte le attività e degli uffici di Boccabusa. La prima criticità evidenziata è quella relativa al sovraffollamento. “Il Luna Park richiama molta gente e su questo fronte rischia seriamente di creare problematiche anche per i parcheggi che sono stati creati e dimensionati per le attività della zona. E’ vero che qui vengono organizzate molte manifestazioni ma si tratta o di eventi di breve durata o, se più lunghi, che non richiamano quella folla come invece può farlo un luna park” spiega Gianolio.
“C’è da considerare poi che quando le giostre erano al Te gran parte di coloro abitano in città le raggiungeva a piedi o in bicicletta. Ma al Boma quasi tutti saranno costretti ad arrivare in auto e quindi la situazione si complica ulteriormente, in particolare nei week end” prosegue l’avvocato che non nasconde il timore dei suoi assistiti anche per la possibilità che accadano episodi di disordini e di violenza più volte registrati nell’area del Luna park al Te.
Ma ci sono stati incontri tra il Comune di Mantova e i responsabili delle attività e degli uffici del Boma? “Si anche perchè tra il Comune e i soggetti che operano nell’area di Boccabusa c’è una convenzione di manutenzione e gestione delle aree e questa non prevederebbe l’insediamento del luna park. C’è stato quindi un accordo per una deroga relativamente alla possibilità di insediamento delle giostre per il 2025”.
Il Comune però ha approvato una convenzione triennale con la società Imemi srl. che permetterà il trasferimento del tradizionale Luna Park cittadino nell’area di Boccabusa, presso i piazzali antistanti il PalaUnical anche nel 2026 e 2027. “Questo a noi non è stato comunicato” conclude Gianolio.
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