Esportazioni mantovane in calo (-2.6 %), e ora il futuro è minacciato dall’impatto del Coronavirus

La Camera di commercio di Mantova sarà commissariata a metà settembre

MANTOVA – Il 2019 si chiude con una diminuzione per le esportazioni mantovane (confermando la frenata degli scambi commerciali internazionali già emersa nel periodo precedente): questo quanto emerge dai dati Istat.

Numeri che emergono anche dall’analisi svolta dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, in collaborazione col Consorzio Mantova Export, che mostra un calo delle esportazioni pari al -2,6%, rispetto all’anno precedente, per un totale di 6.534 milioni di euro (una situazione, quella di Mantova, in linea con le altre province della regione). Stabile la Lombardia , mentre l’Italia registra una variazione del +2,3%.

Quanto alle importazioni, invece, il totale ammonta a 5.038 milioni di euro con una variazione del -4,8% rispetto al 2018: il saldo commerciale si conferma positivo, con un valore di quasi 1.496 milioni di euro.

Guardando all’export, dunque numeri positivi si registrano solamente per gli articoli in pelle (+7,4%), i prodotti alimentari e bevande (+3,1%), gli articoli in gomma e materie platiche (+2,3%) e i prodotti delle altre attività manifatturiere (+0,2%). A soffrire maggiormente sono, invece, sostanze e prodotti chimici (-8%), apparecchi elettrici (-7,8%), prodotti in metallo (-5,5%) e articoli di abbigliamento (-5,2%). In contrazione risultano anche l’industria del legno e della carta (-2,1%), i mezzi di trasporto (-1%), i prodotti tessili (-0,6%) e i macchinari (-0,3%).

Nell’import, invece, quasi tutti i settori merceologici mostrano un calo ad eccezione dei prodotti in metallo (+2,6%), dei prodotti alimentari (+6,4%), degli articoli in gomma e materie plastiche (+0,8%), degli articoli in pelle (+9,4%) e degli apparecchi elettronici e ottici (+9,8%). I cali più incisivi sono a carico dei coke e prodotti petroliferi (-38,7%), dei macchinari (-14,5%), degli apparecchi elettrici (-10,2%), dei prodotti in legno (-9,2%), dei prodotti delle altre industrie manifatturiere (-8,5%), dei prodotti dell’agricoltura (-8,0%), dei mezzi di trasporto (-7,7%), delle sostanze e prodotti chimici (-7%) degli articoli d’abbigliamento (-1,5%) e dei prodotti tessili (-0,4%).

Esportazioni che in provincia di Mantova evidenziano un calo verso i principali partners commerciali europei: Germania (-1,5%), Spagna (-6,6%), Regno Unito (-9%), Austria (-3,4%), Romania (-17,4%), Svizzera (-4,9), Ungheria (-18,1%), Polonia (-1,3%), Repubblica Ceca (-1%) Danimarca (-7%), Slovenia (-12,8%), Croazia (-4%) e Svezia (-6,9%). Segnali di rallentamento emergono poi per Stati Uniti (-15,5%), Russia (-1,4%), Turchia (-7,8%), Cina (-12,2%), Giappone (-10,6%), Israele (-15,7%) e Tunisia (-11%). Segnali di ripresa riguardano invece Francia (+0,3%), Paesi Bassi (+0,4%), Belgio (+7,8%), e Grecia (+0,7%); in ripresa anche le esportazioni verso l’Arabia Saudita e Corea del Sud. Le importazioni vedono, invece, cali considerevoli da Russia, Egitto, Giappone, Stati Uniti, Iran, Arabia Saudita e Iraq; contrazioni anche per quanto riguarda Germania (-11,7%), Paesi Bassi (-5,4%), Regno Unito (-18,1%), Austria (-16,7%), Romania (-14,7%), Slovacchia (-5,9%), Polonia (-18,6%) e India (-5,3%). Al contrario si evidenzia una ripresa da Cina (+1,1%), Francia (+2,5%), Spagna (+13,9%), Ungheria (+5,9%) e Belgio (+8,5%). Da segnalare, infine, un forte aumento delle importazioni dalla Turchia e dall’Ucraina.

“Dopo il rallentamento del 2019 sul fronte del Pil mondiale e del commercio internazionale, per il 2020 le stime del Fondo Monetario Internazionale avevano previsto una ripresa per entrambe le componenti, anche se soggette a rischi di revisione verso il basso.
L’anno trascorso ci consegna una frenata del commercio internazionale che sta mostrando i suoi effetti anche sul territorio mantovano, causando un rallentamento degli scambi commerciali. Voglio sottolineare che tali dati si confrontano con il 2018, annualità dove si è raggiunto il punto più alto per l’export provinciale negli ultimi dieci anni.
Negli ultimi mesi del 2019 avevamo posto le nostre attenzioni a Brexit e alle minacce della guerra dei dazi che avevano determinato incertezza sui mercati. Oggi dobbiamo aggiungere a questi elementi le più recenti difficoltà legate all’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo in queste settimane. In termini generali l’impatto che il coronavirus avrà sulla dinamica dell’economia mondiale potrà essere fortemente negativo come segnalato anche dalle autorità monetarie, rispetto al quale sono necessari interventi vigorosi e sinergici sia a livello nazionale sia a livello europeo”, afferma il presidente della Camera di Commercio, Carlo Zanetti. Quanto all’export, Alessandro Dotti, direttore del Consorzio Mantova Export, aggiunge poi come Ffra le cause del rallentamento dell’export mantovano vi sono certamente i dazi imposti dagli Usa che hanno penalizzato l’export di molte imprese mantovane dei settori colpiti”.