Lombardia nella top 3 di tasse non riscosse per abitante: è questo quanto emerge da un’indagine promossa dalla Cgia di Mestre elaborando i dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. La nostra regione registra un debito di 25.904 euro per contribuente, preceduta dal Lazio, con un debito fiscale medio di 39.673 euro per contribuente. Al secondo posto la Campania (27.264 euro).
In Italia, il numero di contribuenti con debiti fiscali non ancora riscossi dalle Agenzie fiscali ammonta a circa 22,8 milioni. Di questi, 3,6 milioni sono rappresentati da persone giuridiche, come società di capitali, enti commerciali e cooperative, mentre i restanti 19,2 milioni sono persone fisiche. Tra queste ultime, 16,3 milioni comprendono lavoratori dipendenti, pensionati e percettori di redditi da beni mobili e immobili, mentre i rimanenti 2,9 milioni, ovvero il 12,7% del totale, sono artigiani, commercianti e liberi professionisti.
I dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione confermano quanto sostenuto dalla CGIA: i lavoratori autonomi non possono essere considerati un popolo di evasori, come spesso vengono dipinti dall’opinione pubblica. Sebbene esistano anche in questa categoria soggetti che non rispettano gli obblighi fiscali, le statistiche rivelano che solo un debitore su otto è titolare di partita IVA.
UN MAGAZZINO FISCALE ENORME, MA SOLO UNA PICCOLA PARTE È RECUPERABILE
Tra il 2000 e il 2024, il totale delle tasse, contributi, imposte, bollette e multe non riscosse dal fisco italiano o da altri enti ha raggiunto la cifra di 1.274,5 miliardi di euro. Tuttavia, considerando fattori come la morte dei contribuenti, la chiusura di imprese, l’insolvibilità dei nullatenenti e le azioni già avviate, la somma effettivamente recuperabile si riduce a poco più di 100 miliardi di euro, pari al 7,9% del totale.
Un aspetto significativo è che il cosiddetto “magazzino residuo” è composto da 175 milioni di cartelle esattoriali, per un totale di 291 milioni di crediti. Inoltre, la maggior parte di questi debiti è di importo contenuto: il 76% delle cartelle esattoriali ha un valore inferiore ai 1.000 euro, per un totale complessivo di 59 miliardi di euro.
LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEL DEBITO FISCALE: SUD IN TESTA
Nonostante il Nord Italia sia l’area con la maggiore produzione di ricchezza e la più alta concentrazione di attività economiche, il 58% delle tasse non riscosse negli ultimi 25 anni, pari a 739,3 miliardi di euro, riguarda le regioni del Centrosud. Il restante 42%, ovvero 535,1 miliardi di euro, è invece attribuito alle regioni settentrionali.
Osservando i dati pro capite, la situazione più critica si registra nel Lazio, con un debito fiscale medio di 39.673 euro per contribuente. Seguono la Campania (27.264 euro), la Lombardia (25.904 euro), il Molise (20.469 euro) e le Marche (20.078 euro). Se si considerano i valori assoluti, la Lombardia guida la classifica con 259,4 miliardi di euro di tasse non pagate, seguita dal Lazio (226,7 miliardi), la Campania (152,5 miliardi), l’Emilia-Romagna (87,9 miliardi) e la Sicilia (87,8 miliardi).
LOTTERIA DEGLI SCONTRINI: UN FALLIMENTO
Negli ultimi anni, tra le misure adottate per contrastare l’evasione fiscale, figurano il cashback e la lotteria degli scontrini. Entrambe, tuttavia, non hanno ottenuto i risultati sperati. Il cashback, introdotto dal governo Conte II nel luglio 2020 e operativo dal gennaio 2021, è stato sospeso dal governo Draghi già nel luglio dello stesso anno per il suo elevato costo e la sua scarsa efficacia, per poi essere definitivamente eliminato con la manovra di Bilancio 2022.
La lotteria degli scontrini, invece, è ancora in vigore, ma il numero di partecipanti è drasticamente diminuito. Nel 2021, i biglietti registrati erano 137 milioni, ma nel 2022 si sono ridotti a 41 milioni, nel 2023 sono scesi ulteriormente a 33,5 milioni, e nei primi undici mesi del 2024 sono risaliti leggermente a 38,8 milioni. Complessivamente, tra il 2021 e il 2024, la partecipazione è calata del 72%.
Basti pensare che, solo nel 2023, le famiglie italiane hanno speso 182 miliardi di euro per generi alimentari e bevande analcoliche, il che dimostra come la lotteria degli scontrini non abbia avuto un impatto significativo sulle abitudini di consumo.
“PER COMBATTERE L’EVASIONE, UN FISCO PIÙ EFFICIENTE”
“L’esperienza degli ultimi anni dimostra che per contrastare efficacemente l’evasione fiscale è necessario proseguire lungo la strada della semplificazione del sistema tributario, migliorando il rapporto tra fisco e contribuente. Fondamentale è anche l’utilizzo sempre più efficiente dei dati a disposizione dell’Amministrazione fiscale, per rafforzare i controlli su fenomeni ad alto rischio” afferma la CGIA.
“Le frodi IVA, l’uso improprio di crediti inesistenti, la richiesta indebita di aiuti economici, la falsa dichiarazione di residenza all’estero e l’occultamento di patrimoni fuori dai confini nazionali rappresentano i principali canali di evasione fiscale. Si tratta di pratiche che, a differenza dell’evasione legata ad artigiani e piccoli commercianti, sono prevalentemente attribuibili ai grandi contribuenti”.