MANTOVA – Cambiamenti climatici, terreni che una settimana sono secchi per la siccità e solo 15 giorni dopo allagati per la troppa pioggia.
Come le nuove tecnologie possono aiutare? “La tecnologia ci viene in aiuto – spiega Marco Speziali, presidente di Confai Mantova, con la tecnica di minima lavorazione si va poco in profondità lasciando in superficie i residui delle coltivazioni precedenti, in questo modo il terreno mantiene la sua struttura e resta fertile”.
Per fare questo sono necessari macchinari ad alta tecnologia con geoposizionamento satellitare, e la possibilità di fare le analisi del prodotto intanto che viene distribuito.
Ma una risorsa sono anche i liquami e il digestato, fino a poco tempo fa considerato solo inquinante, ma che se, lavorato bene, può davvero essere molto utile “certamente – prosegue Speziali – i liquami e il digestato, vengono analizzati dalle nuove macchina intanto che vengono sparsi, in questo modo sappiamo dove e quanto spanderne, con il risultato che non servono più fertilizzanti chimici”.
Ecco allora che il settore agromeccanico può davvero essere di aiuto per le aziende agricole messe in difficoltà dal meteo impazzito “Assolutamente si – conclude Speziali – abbiamo visto che i terreni trattati con questa tecnica non hanno risentito dei cambiamenti e le coltivazioni sono splendide, noi abbiamo iniziato anni fa, ma oggi più che mai con questi cambiamenti repentini i nuovi sistemi di lavorazione ci stanno dando ragione”.
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