ASOLA – Dare opportunità ai giovani sul piano sociale, creativo e lavorativo. Questo l’obiettivo del progetto “I giovani creano futuro”, lanciato dal Piano di zona di Asola con un tavolo di lavoro ad hoc che ha unito 22 realtà tra cui istituti scolastici, organizzazioni del terzo settore, aziende dei comuni. I Comuni che fanno parte del piano di zona di Asola e quindi Acquanegra, Asola, Canneto sull’Oglio, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Ceresara, Gazzoldo degli Ippoliti, Mariana Mantovana, Piubega, Redondesco, si sono messi in gioco per mettersi al servizio dei giovani, partendo soprattutto dall’ascolto.
Senza dubbio un’azione lodevole, ma allo stesso tempo una grande sfida che ha ottenuto il sostegno dal bando “La Lombardia è dei giovani”, edizione 2021, di Regione Lombardia. Il progetto, presentato stamani, vede come ente capofila il Comune Asola, capofila del Piano di Zona, in partenariato con cooperativa Arché, Sol.Co. Mantova, Mestieri Lombardia, Sisam spa, e due associazioni di Castel Goffredo (Associazione Pastorius e Associazione
Consulta Giovani).
“Per parlare di giovani nel 2022 – ha commentato il sindaco di Asola Giordano Busi – ci vuole davvero coraggio. Nel 2021 ci sono state 20.000 nascite in meno rispetto all’anno precedente e nei prossimi dieci anni è previsto un sensibile aumento degli over 90. Gli adulti hanno sempre la percezione che le giovani generazioni di oggi, siano peggiori, rispetto alla loro. Ma i giovani di oggi hanno paura di di non poter impiegare i propri talenti nella vita sociale. Soprattutto nel mondo del lavoro. Il mondo dei social ha nascosto questo senso d’impotenza. Li pone inermi di fronte ai problemi della realtà. E’ doveroso quindi dare delle risposte concrete, per mettersi al servizio dei giovani sul piano sociale, creativo e lavorativo”.
Il Tavolo di Lavoro dell’asolano ha puntato i riflettori su diversi aspetti che coinvolgono la vita quotidiana dei giovani. Una particolare attenzione è dedicata all’aspetto della mobilità intercomunale, favorendo così gli spostamenti in autonomia degli adolescenti e in conciliazione con l’aspetto della salvaguardia ambientale e del risparmio economico. È previsto l’avvio di un gruppo di lavoro dedicato al tema con la possibilità di attivazione di una start-up in tale ambito. L’iniziativa risponderebbe alla problematica di carenza di trasporti pubblici di collegamento tra i Comuni che influisce sulle possibilità di socializzazione e aggregazione oltre che sugli spostamenti di lavoro.
Ulteriore punto cardine è il coinvolgimento dei giovani in progetti di rigenerazione urbana con attività anche di street art. Inoltre si costruiranno sinergie tra il pubblico e il privato per sostenere la messa a disposizione di spazi fruibili dai giovani che potranno fare proposte sul loro utilizzo e autogestirli.
Altro tassello fondamentale è quello del supporto all’occupazione giovanile che riguarda in particolare la fascia d’età 18 – 35 anni. Il Tavolo interistituzionale ha infatti previsto l’apertura di due sportelli – uno dei quali itinerante – di orientamento e di ricerca lavoro ad Asola, Castel Goffredo e Gazoldo degli Ippoliti. Verranno al contempo sostenute le aspirazioni auto-imprenditoriali promuovendo le startup giovanili. Forte slancio verrà infine offerto alle aspirazioni e all’immaginazione, punti cardine dell’età giovanile,
riguardanti aspetti emblematici come la comunità e il futuro. Su questo fronte verranno organizzati laboratori di futuro, oltre ad essere previsto un grande evento all’insegna della condivisione e della musica.
A fungere da obiettivo trasversale di tutti questi contenuti è però prima di tutto la valorizzazione dei e delle giovani, come illustra Barbara Broccaioli, responsabile Servizi alla Persona del Comune di Asola e alla guida della cabina di regia del progetto: “Tra le varie amministrazioni dei Comuni che partecipano al progetto che ha ottenuto il sostegno del bando di Regione Lombardia c’è stata fin da subito la volontà condivisa, indipendentemente dagli schieramenti politici di appartenenza, di fare di qualcosa di concreto per i giovani. Abbiamo voluto pensare a qualcosa che li rendesse protagonisti permettendo loro di costruire una propria identità collettiva all’interno della comunità, emancipandoci da tutte quelle dinamiche dove sono gli adulti a pensare i progetti senza però che i giovani li vivano davvero”. E sottolinea: “Ci impegniamo sia a trovare un canale efficace di dialogo con i ragazzi, cogliendo le loro esigenze, sia a recuperare e a valorizzare tutte quelle esperienze di protagonismo giovanile, non solo strutturate ma anche informali, che esistono da tempo sul territorio, creando una rete tra esse. Tutte queste esperienze rappresentano delle antenne importanti di un mondo spesso sconosciuto agli adulti: resta fondamentale dargli un riconoscimento perché i giovani sono cittadini con pieno diritto di concretizzare proposte”.