Finanziamenti sanità pubblica, “Riattiviamo Pego” propone al consiglio la mozione regionale

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PEGOGNAGA – Il gruppo Consiliare ‘Riattiviamo Pego’ propone al Consiglio Comunale di Pegognaga la discussione della mozione che impegna il Sindaco e la giunta ad attivarsi con il Governo per l’incremento del finanziamento nazionale annuale per la sanità corrispondente al 7,5% del Pil.
Il documento, che nel testo ripropone di fatto la mozione presentata in consiglio regionale, discussa in Aula ieri mattina e bocciata dalla maggioranza del centrodestra, è stato inoltrato perché venga posto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.

Il gruppo di minoranza accoglie l’invito del consigliere regionale Pd, Marco Carra, rivolto a tutti i gruppi consiliari della provincia di Mantova, di sensibilizzare e impegnare i sindaci direttamente nei confronti del Governo, ad attivarsi per chiedere maggiori risorse per la sanità pubblica.
“Sappiamo che la competenza non è nostra, ma che quanto nelle nostre possibilità è promuovere un’azione collettiva attraverso cui sensibilizzare e far sentire la nostra voce con la volontà politica di ripristinare l’accesso al servizio sanitario più equo per tutti, specialmente per le fasce più fragili.
Per questi motivi si chiede un impegno al Sindaco e la Giunta Comunale ad attivarsi immediatamente presso il Governo”.

La Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef) 2023, deliberata a fine settembre – si legge nel testo della mozione – conferma che la sanità rimane la “cenerentola” dell’agenda politica di questo Governo poiché, secondo la Fondazione indipendente Gimbe che ha analizzato i dati, il rapporto spesa sanitaria/Pil – che nel 2022 è stato del 6,7% – scende al 6,6% nel 2023 e continuerà a calare negli anni successivi, sino a raggiungere il 6,1% nel 2026;
Questo incontrovertibile dato negativo sulla previsione di spesa sanitaria nel prossimo triennio, smentisce anche le enfatiche dichiarazioni programmatiche fatte dal Governo sugli ipotetici stanziamenti 2024-2026 da destinare al personale del SSN per rilanciare le politiche del capitale umano. Il Sistema Sanitario Nazionale è in perenne crisi, schiacciato dall’eredità della pandemia, dalla carenza di personale sanitario e da una domanda di assistenza crescente in una popolazione che invecchia a ritmi incalzanti. Il definanziamento previsto impedirà di garantire alla popolazione equità di accesso alle prestazioni sanitarie con pesanti conseguenze sulla salute delle persone e farà esplodere un aumento della spesa privata – già sproporzionata – allargando sempre più il divario sociale tra i cittadini.

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