MANTOVA – Da lineare a circolare: l’importanza dell’educazione per un nuovo modello di sviluppo economico: questo lo scopo del bando Format – Educare all’economia circolare di Fondazione Cariverona che mette a disposizione 1,5 milioni di euro per progetti di formazione in grado di creare buone pratiche di produzione o consumo.
“La crisi climatica ci spinge a un forte ripensamento dei nostri modelli di produzione e dei nostri stili di consumo – ha commentato Bruno Giordano, presidente della Fondazione – È necessaria una transizione profonda, non più rimandabile. Vogliamo accompagnare i territori in questa delicata fase, promuovendo l’educazione alla sostenibilità come chiave per il rafforzamento di una nuova economia circolare. Le buone pratiche che nasceranno grazie al coinvolgimento degli attori locali accelereranno il cambiamento, aprendo la strada verso uno sviluppo alternativo per il futuro delle nostre comunità”.
Ambiti di azione
Il bando individua alcuni ambiti d’azione strategici: responsabilizzazione e mobilitazione dei giovani consumatori; sviluppo delle capacità di educatori e formatori; accelerazione delle azioni locali per valorizzare le iniziative già presenti e attivare la comunità.
I progetti
Adottando un approccio sistemico, i progetti – da presentare entro il 5 luglio 2024 – sono chiamati a produrre una buona pratica di produzione e/o consumo circolare, dai nuovi modelli di impresa alle informazioni sui prodotti acquistati: un lascito prezioso, destinato a generare un impatto positivo anche nel medio-lungo periodo. Tutte le proposte dovranno inoltre essere accompagnate da una fase ben curata di disseminazione. Un passaggio fondamentale perché il racconto dei risultati ottenuti possa essere di ispirazione per tutta la comunità, generando a cascata altre buone pratiche e circoli virtuosi.
In accordo con la legislazione vigente, il bando identifica alcune filiere strategiche per lo sviluppo di buone pratiche circolari. Il progetto, della durata massima di due anni, dovrà essere collegato a uno di questi ambiti: imballaggi e materie plastiche, prodotti e manufatti dell’industria tessile, materiali e prodotti dell’industria delle costruzioni, prodotti e sistemi alimentari, apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli e batterie.
Chi può presentare i progetti
I progetti – che si svolgeranno nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Mantova, Ancona – devono essere presentati da reti di soggetti pubbliche, private o miste, con attori sia profit che no profit.
Le proposte educative potranno avere, infine, diversi destinatari: non solo giovani, ma anche consumatori, imprenditori, società civile, istituzioni pubbliche e private in generale.