SUZZARA – La UE, nell’ambito degli stanziamenti del PNRR, ha messo a disposizione investimenti ingenti a livello naturalistico: negli scorsi mesi è stato presentato al Ministero un progetto di recupero del Fiume Po che, quindi, interesserà anche l’area fluviale e di terreno del Parco San Colombano.
Ad esito della verifica di coerenza da parte della Cabina di Regia, avvenuta in data 21 luglio 2022, è stato approvato il Programma d’Azione della misura M2C4.3 – Investimento 3.3 – “Rinaturazione dell’Area del Po” inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La redazione del Programma d’Azione è stata l’occasione per individuare le tematiche da considerare per una lineare e celere attuazione dell’investimento, a partire dalle regole europee che normano l’accesso alle risorse, fino alle attività di monitoraggio successive all’anno 2026, termine ultimo per l’attuazione dell’investimento.
Elemento centrale della fase di redazione del Programma d’Azione è stato il processo di revisione della proposta progettuale iniziale, sviluppato tramite uno stretto confronto con le Regioni e con gli Enti gestori delle Aree protette e dei Siti Natura 2000 presenti lungo il fiume Po e concretizzato nell’approfondimento degli interventi in origine proposti, nella valutazione delle possibili alternative e quindi nell’inserimento di ulteriori interventi di carattere idraulico-morfologico e naturalistico-forestale, e nell’ampliamento dell’ambito di intervento all’intera asta di Po.
Gli interventi confermati sono due
- La riapertura della lanca “isola trento”, il sabbione presente nell’alveo del fiume, per il quale è prevista la riapertura della lanca posteriore e dei rami abbandonati tramite interventi di tipo idraulico-morfologici di riduzione dell’artificialità dell’alveo, quali l’abbassamento dei pennelli di navigazione. Gli obiettivi dell’intervento conducono alla riduzione del condizionamento del sistema naturale e degli effetti generati dalle opere in alveo, oltre all’incremento della divagazione laterale del Po. L’importo di questo finanziamento è pari a 7,7 milioni di euro.
- La riforestazione naturalistica e il controllo delle specie vegetazionali alloctone invasive dell’“isola tripoli”. È prevista l’esecuzione di un rimboschimento con corredo floristico riconducibile all’area di interesse comunitario e la realizzazione di interventi finalizzati all’eliminazione delle specie alloctone tramite rinfoltimento sottocopertura. L’obiettivo dell’intervento è l’incremento della funzionalità ecologica attraverso l’aumento delle superfici forestali e il contrasto delle specie vegetazionali alloctone. L’importo di questo finanziamento è pari a 2,3 milioni di euro.
Sono previsti a livello progettuale altri interventi generali nell’area, in particolare attività di recupero della naturalità del fiume con eventuale rimozione o migrazione dei manufatti artificiali; recupero delle lanche – rami secondari – del fiume, con riapertura delle stesse dove possibile; rinaturazione che prevede nuove piantumazioni; ulteriore rimozione delle specie alloctone (es. lo zucchino americano).
Le quote finanziande complessive del progetto saranno destinate alle zone che vanno da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia per una cifra complessiva di 357 milioni di euro. Di questo importo, circa 80 milioni saranno destinati al tratto mantovano.