Food&Science Festival dal 1 al 3 ottobre a Mantova anche online

MANTOVA –  Il presente in cui si legano cibo e alimentazione, letto e interpretato da angolazioni e con strumenti differenti: sempre attento a mantenere un respiro anche internazionale, accanto a ospiti conosciuti e affermati in Italia, il Food&Science Festival – promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola – coinvolge nel dialogo esperti e professionisti stranieri, invitandoli a mettere in campo esperienze e punti di vista. Dall’1 al 3 ottobre, a Mantova e online, sono molteplici gli appuntamenti che li vedranno coinvolti, a partire dall’inaugurazione di venerdì. Alle 17.30 a Palazzo della Ragione, sarà infatti Lee Ann Jackson, responsabile della divisione Agro-food Trade and Markets dell’OECD, a riflettere sul sistema agroalimentare dopo la pandemia, delineando il ruolo della scienza nel processo di adattamento post Covid e in direzione di una futura, eventuale science-base policy per la trasformazione dei Food System.

Parlare di cibo, parlare di scienza sarà invece compito di Domagoj Vrbos responsabile per la ricerca sociale presso il Dipartimento di comunicazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che sabato alle 10 in Piazza Leon Battista Alberti presenterà alcuni risultati degli studi sulle percezioni dei consumatori condotti dall’Autorità nei confronti della sicurezza alimentare, con un focus sugli zuccheri e le microplastiche. Dall’Università del South Dakota arriva invece Dwayne Beck ospite, insieme all’imprenditore Mauro Grandi e al presidente ANGA Francesco Mastrandrea, alle 15.45 nella cornice di Palazzo della Ragione. Research Manager presso il Dakota Lakes Research Farm, inserito nella Hall of Fame nazionale già nel 2007, Beck discuterà di Carbon sequestration, dipingendo il “nuovo” ruolo dell’agricoltura anche alla luce del proprio ambito di ricerca (a cura dei Giovani di Confagricoltura).

Al futuro guarda anche Åsmund Asdal, coordinatore del Global Seed Vault delle isole Svalbard, il più grande deposito di semi al mondo che ospita le copie di oltre 890 mila semi di 4 mila specie diverse. Di questo esperimento di conservazione che proseguirà per ben 100 anni, l’orticoltore ed ecologo norvegese parlerà con Elisabetta Tola, giornalista scientifica, domenica alle 10 a Palazzo della Ragione (in collaborazione con Gruppo Tea). E per finire, nello stesso luogo ma dalle 14.30, l’incontro con Simon Lillico e, a seguire, Simone Pollo: il primo, professore del Roslin Institute dell’Università di Edimburgo, terrà un talk sulle prospettive dell’editing genetico nel campo dell’allevamento, mentre il secondo, filosofo e ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di Roma, si concentrerà sugli aspetti etici.

 

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