MILANO – Solo 37 domande di Cassa in deroga di aziende lombarde sono state avanzate dalla Regione Lombardia all’Inps, contro le 25676 del Lazio, le 8393 della Campania, le 1900 della Liguria e le 1355 dell’Emilia Romagna. Sono i numeri contenuti nelle tabelle presentate lunedì 20 aprile dal presidente dell’INPS Pasquale Tridico davanti alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
I primi invii di richieste dalla Lombardia sono arrivati il 15 aprile, insieme a quelli della Valle d’Aosta, ben cinque giorni dopo Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Il Lazio le ha inviate a partire dal 2 aprile, due settimane prima. Il gruppo regionale del Pd annuncia che depositerà un’interrogazione.
“Questa emergenza sanitaria sta trovando la Lombardia in difficoltà e in ritardo su molti fronti – dichiara la consigliera regionale del Pd Antonella Forattini – compreso quello del supporto a tutte quelle aziende, soprattutto piccole e piccolissime, che il Governo ha ammesso alla Cassa integrazione in deroga. I lavoratori di queste imprese lombarde dovranno attendere molto di più dei loro omologhi della maggior parte delle altre regioni italiane, perché la Regione sta tardando a mandare all’Inps le richieste. Questi sono fatti concreti, e riguardano le risorse che vanno subito nelle tasche dei lavoratori per pagare le bollette e la spesa. Altro che parlare di miliardi e piano Marshall, il mito dell’efficiente Lombardia sta crollando pezzo dopo pezzo.”