MANTOVA – “Come abbiamo più volte chiesto, la Giunta ha deliberato, per il secondo anno consecutivo, i ‘Criteri per l’assegnazione di contributi ai cittadini per la rimozione di coperture e di altri manufatti contenenti amianto da edifici privati’, molto atteso dai cittadini”, così ila consigliera regionale del Pd Antonella Forattini che si dice soddisfatta della decisione di Regione Lombardia di dare avvio a un altro bando per la l’assegnazione di contributi per la rimozione di coperture e di manufatti contenenti amianto da edifici privati. I fondi messi a disposizione ammontano ad 1 milione di euro che si aggiunge a quelli del 2019.
La misura sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale verso fine mese e che partirà il 18 gennaio quando sarà possibile presentare la domanda. “Come gruppo regionale del Pd proponiamo stanziamenti per la rimozione dell’amianto ogni volta che si discute del bilancio regionale o del suo assestamento – ricorda Forattini –. Questo perché la Lombardia è ancora oggi una regione in cui la presenza di asbesto è consistente e le operazioni di bonifica sono non solo utili, ma addirittura indispensabili, viste le conseguenze per la salute che possono derivare da un deperimento dei manufatti o da un loro non corretto smaltimento”.
Quali sono, dunque, le novità? “Regione stanzia, appunto, un milione di euro per questo tipo di interventi e stabilisce che il capitolo possa essere rifinanziato sia per il 2021 che per gli anni successivi – spiega la consigliera Pd –. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto, fino alla concorrenza massima del 50% dell’importo della spesa ammissibile e, in ogni caso, con una soglia del contributo pari a 15mila euro per ogni intervento. I soggetti beneficiari sono i privati cittadini, quindi persone fisiche, anche associate in condomini, proprietari di edifici aventi qualsiasi destinazione d’uso”.
Potranno essere coperte dal finanziamento regionale le spese sostenute per la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto, vinyl-amianto, amianto friabile, oggetto di denuncia all’Ats competente alla data di presentazione della domanda di finanziamento. Le spese ammissibili sono, dunque, i lavori di rimozione dei manufatti contenenti amianto, i costi di trasporto e di smaltimento dei rifiuti di amianto, gli oneri della sicurezza e amministrativi relativi all’esecuzione dei lavori di rimozione dei manufatti (ponteggi, allestimento cantiere, predisposizione e presentazione piano di lavoro…), e l’Iva.
Le domande dovranno essere inviate tramite la piattaforma informatica www.bandi.servizirl.it e la valutazione delle domande avverrà sulla base dei criteri, sulla quantità dei manufatti contenenti amianto da rimuovere, sull’indice di degrado (per le sole coperture), sulla sostituzione con pannelli fotovoltaici o solari-termici (per le sole coperture).