MANTOVA – Ogni anno in Italia si verificano gravi casi di avvelenamento da funghi, la cui natura ingannevole è spesso all’origine di questi eventi. Anche nelle nostre campagne sono presenti alcune specie velenose, potenzialmente mortali, che provocano intossicazioni. Ecco perché è importante rivolgersi ad esperti per riconoscere i funghi pericolosi da quelli commestibili, ricevere le informazioni corrette per il loro utilizzo, prevenendo così ogni rischio.
“Il controllo delle specie fungine raccolte dai privati cittadini da parte degli ispettorati micologici dell’ATS Val Padana è sempre possibile durante tutto l’anno, nei normali orari d’ufficio, previo appuntamento telefonico – spiega Cristina Somenzi, direttore della Struttura Igiene Alimenti e Nutrizione -. Inoltre, dal 1° settembre al 30 novembre, nel pieno della stagione di raccolta, si potrà accedere al servizio senza appuntamento tutti i lunedì, dalle ore 14.30 alle 16.30”.
“Alcune specie di funghi necessitano di particolari accorgimenti nella preparazione – sottolinea Luigi Nodari, micologo dell’ATS invitando a non sottovalutare il pericolo -. Ad esempio, i funghi appartenenti alla specie Armillaria mellea (meglio conosciuti come chiodini) devono essere privati del gambo, recisi al di sotto dell’anello, lavati e poi bolliti per almeno 20 minuti in pentola scoperta (l’acqua di bollitura non deve essere riutilizzata), successivamente scolati e sciacquati con cottura di almeno 30 minuti: si faccia attenzione nella raccolta di questo fungo poiché è confondibile con alcune specie tossiche. Altro fungo noto ed apprezzato nella nostra zona è il pioppino (agrocybe aegerita), al quale va eliminato il gambo e cotto per almeno 30 minuti. Attenzione anche al finferlo (Cantharellus) che può essere confuso con l’Omphalotus olearius (tossico) e ai prataioli (Agaricus) che oltre a specie commestibili annoverano anche quelle tossiche (es. xanthoderma)”.
Per maggiori approfondimenti e consigli utili per una raccolta e un consumo sicuri, si invita a consultare il sito di ATS Val Padana al link https://www.ats-valpadana.it/funghi-cosa-bisogna-sapere