Rapina, furti e truffe ai danni di anziani di Piubega e Acquanegra: in carcere due giovani

PIUBEGA/ACQUANEGRA – Custodia cautelare nei confronti di due giovani – residenti in provincia di Cuneo – in ipotesi accusatoria per furti in abitazione commessi nei confronti di persone anziane, falsa attestazione di appartenenza alla Polizia di Stato e possesso di relativi segni distintivi, rapina, uso di targhe automobilistiche contraffatte ed altro.

L’operazione, scattata nella mattinata del 16 dicembre u.s., è stata condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Mantova e della Compagnia di Fossano (CN), su richiesta della Procura della Repubblica di Mantova. Le relative indagini, svolte dal Nucleo Investigativo di Mantova in collaborazione con gli organi operativi delle Compagnie di Viadana e Castiglione delle Stiviere, coordinate dalla Procura della Repubblica di Mantova, sono scaturite in seguito a due furti in abitazione verificatisi nel gennaio 2022 in Piubega ed Acquanegra sul Chiese ai danni di persone anziane.

Nello specifico, ad Acquanegra, i presunti autori, allontanatisi a bordo di un’autovettura, erano stati notati da un familiare del derubato che li aveva rincorsi con il proprio furgone, fino a quando, sulla pubblica via, il veicolo dei fuggitivi era entrato collisione con quello dell’inseguitore subendo entrambi gravi danni. I presunti responsabili, obbligati a tal punto ad abbandonare la loro autovettura, cercavano di rapinare la vettura di altra automobilista di passaggio, la quale riusciva a divincolarsi ed a fuggire. Gli stessi si impadronivano quindi di altra autovettura che in quel momento stava transitando e sulla quale viaggiavano due ragazzi della zona, riuscendo così ad allontanarsi, causando nella circostanza anche lesioni personali ad altro giovane che aveva cercato di impedire quest’ultimo reato. Nel corso dell’indagine sono state sequestrate false casacche della Polizia di Stato ed altri segni distintivi che venivano indossati e/o esibiti nel corso delle azioni furtive nonché targhe automobilistiche posticce di volta in volta applicate sul veicolo utilizzato per il compimento dei reati al fine di non rendersi identificabili.

I due giovani si trovano ora  presso la Casa Circondariale di Cuneo in attesa di interrogatorio.

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