GOITO – Erano stati arrestati lo scorso giugno, in quanto sospettati di essersi resi responsabili di 36 furti, aiutandosi con le tecniche più disparate, fingendosi in qualche circostanza anche carabinieri: ora per 4 persone di origini sinti, è scattata anche l’esecuzione del decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, con contestuali cinque perquisizioni domiciliari e personali, firmato dal Gip di Mantova. L’operazione è stata condotta oggi a Goito, nei comuni piacentini di Castell’Arquato e Cadeo e in quello milanese di Sesto San Giovanni, dai carabinieri della Compagnia di Castiglione, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo di Mantova, della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda e di Sesto. Si contestano “associazione per delinquere, rapina, plurimi furti in abitazione, falso materiale e installazione di apparecchiature atte ad intercettare conversazioni” .
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L’indagine, avviata a seguito di innumerevoli denunce di furto in abitazione presentate da privati cittadini tra gennaio e giugno 2023 e condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castiglione delle Stiviere, ha consentito di quantificare il complessivo provento dei contestati reati in 200.000 euro circa, cifra pari all’entità del Provvedimento di sequestro emesso a carico degli stessi indagati che è stato eseguito con l’effettivo avvenuto sequestro di denaro contante, beni mobili (tra cui autovetture e gioielli) e rapporti bancari.