GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Firmato il “Patto per la Lettura”, uno strumento promosso dal Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della cultura, che persegue obiettivi di promozione attraverso diversi progetti nazionali.
I primi firmatari del Patto, a cui potranno aderire altri soggetti tra cui anche i cittadini, sono stati il Comune, promotore dell’iniziativa, l’Istituto di Istruzione Superiore G.Falcone, l’Istituto comprensivo di Ceresara, il Centro Sociale Anziani Carpe Diem, l’Associazione Postumia, la sezione Anspi Oratorio di Gazoldo, il Gruppo di lettura locale e Avviso Pubblico, associazione di enti locali e regioni contro mafie e corruzione.
Un impegno che costituisce un ulteriore passo avanti dell’amministrazione di Gazoldo, da diversi anni impegnata con la biblioteca comunale nell’organizzazione di attività e iniziative a favore della lettura. Con gli obiettivi di ridare valore all’atto di leggere, di avvicinare alla lettura nuovi lettori, con particolare riferimento alle famiglie in cui si registra un limitato accesso alle opportunità e iniziative culturali, e di favorire un’azione di moltiplicazione delle occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, pubblica, vende, presta, conserva, traduce e legge libri.
“Non è un caso che il Patto sia stato firmato proprio nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci – dichiara il sindaco Nicola Leoni – a conferma che Gazoldo ha fatto della cultura l’arma più potente per contrastare mafie e illegalità. Il Patto prevede l’individuazione iniziale di un gruppo di fondatori, successivamente chiunque potrà aderire£. Un passaggio necessario per un percorso che farà concorrere il Comune al riconoscimento del titolo di “che Legge”. Un Patto, quello siglato, con cui il Comune consolida “ulteriormente il massiccio lavoro fatto in questi anni in ambito culturale. La biblioteca comunale, grazie ad una gestione professionale e competente, ha visto nel tempo moltiplicare i prestiti di libri e grazie ai servizi erogati è diventata sempre più un faro, un prezioso punto di riferimento per la cultura del territorio”.