“Giorgia non era mai scesa a quella fermata”. La scuola e la passione per il calcio

Gli ultras del Mantova hanno ricordato con uno striscione Giorgia Coraini

SAN BENEDETTO PO – “Giorgia non era mai scesa a quella fermata” lo ripetono in continuazione gli amici di Giorgia Coraini, la quindicenne morta ieri a San Benedetto Po dopo essere scesa dall’autobus che la stava riportando a casa al termine delle lezioni a scuola.

“SCENDEVA PRATICAMENTE SEMPRE ALLA FERMATA PRECEDENTE”: NEI RACCONTI DEI RAGAZZI IL DRAMMA DI QUEI TRAGICI ISTANTI

“Scendeva praticamente sempre alla fermata precedente ma spesso i suoi genitori la accompagnavano in città a scuola e la andavano a prendere” continuano i ragazzi che sono ancora sotto shock dopo la tragedia accaduta ieri.
Un tragico destino sembrerebbe dunque essersi accanito contro la ragazzina che è stata investita sulla ex statale Virgiliana nei pressi della frazione di Villa Garibaldi dove abitava con i genitori e la sorella più piccola. E questo a maggior ragione se venissero confermati i racconti degli amici di Giorgia che sono scesi alla stessa fermata e che oggi  rimbalzavano nelle tante voci di paese.
Il condizionale ovviamente è d’obbligo e solo le indagini dei carabinieri, intervenuti sul posto per i rilievi, potranno accertare la reale dinamica dei fatti. I racconti però dei ragazzi direbbero che Giorgia, non appena è scesa dall’autobus, si sarebbe messa le cuffiette nelle orecchie per sentire la musica e avrebbe attraversato la strada. Chi ha visto l’auto in arrivo avrebbe iniziato ad urlare e a fare dei gesti per segnalarle la presenza del mezzo che pare avesse già cominciato a sterzare per evitare la ragazza ma quest’ultima, forse accorgendosi tardi delle segnalazioni o forse perchè ha intravisto l’auto solo all’ultimo e si è spaventata, sarebbe tornata indietro di alcuni passi venendo centrata così dalla Punto bianca guidata da una 26enne di Porto Mantovano.

LA SCUOLA E LA PASSIONE PER IL CALCIO 

Intanto l’intera comunità di San Benedetto piange la ragazza che frequentava la seconda classe all’Istituto Bonomi Mazzolari a Mantova. Giorgia aveva una grande passione sportiva: il calcio. La squadra femminile del Polirone la ricorda con un messaggio di lutto con tanto di fiocco nero su Facebook. Era una grande tifosa del Mantova, come il papà Cristian e la tifoseria biancorossa ha epresso un messaggio di cordoglio su facebook .

IL CORDOGLIO DEL COMUNE 

Anche il Comune ha epresso alla famiglia la propria vicinanza con un messaggio su Fb in cui si legge: “La prematura scomparsa di Giorgia Coraini ha suscitato un immenso dolore e commozione in tutti i cittadini di San Benedetto Po. In segno di rispetto e affetto, la nostra Città si stringe attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore”.
Il sindaco Roberto Lasagna, che fin dal momento dell’incidente ha seguito con profonda partecipazione tutta la tragica vicenda cercando di stare vicino anche alla famiglia della giovane, ha proclamato il lutto cittadino per i giorni dei funerali che saranno fissati non appena arriverà il via libera del magistrato al rilascio della salma.

LA PERICOLOSITA’ DELLA STRADA 

A San Benedetto Po oggi in tanti lamentavano anche la pericolosità dell’ex statale Virgiliana. Nel punto dove Giorgia è stata investita c’è un lungo rettilineo e i mezzi spesso superano il limite dei 70 chilometri orari previsto in quel tratto. La strada tra l’altro è piuttosto stretta e per gli autubus che si devono fermare non ci sono “golfi”, ovvero quelle piattaforme marginali che servono a far si che i bus non si fermino in strada, come invece accaduto nel caso dell’investimento di Giorgia.