Giornalismo sportivo in lutto: addio a Furio Focolari e Carlo Sassi

Si è spento all’età di 78 anni Furio Focolari, giornalista sportivo di grande prestigio, noto per le sue radiocronache, in particolare quelle dello sci ai tempi del leggendario Alberto Tomba, e per essere stato una storica voce di Radio Radio. Focolari, che da tempo combatteva contro la Sla, è stato uno dei volti più amati nel panorama sportivo radiofonico italiano. Il suo percorso professionale inizia nel 1976, quando approda in Rai come inviato. Il suo esordio significativo fu nel 1982, quando seguì il Mondiale di calcio in Spagna per il GR3. Negli anni successivi, Focolari ha coperto innumerevoli eventi sportivi, dalle Olimpiadi ai Mondiali di calcio, divenendo un punto di riferimento nel giornalismo sportivo.
Nel corso della sua carriera, Focolari ha lavorato anche a Radio Radio, dove ha ricoperto anche il ruolo di direttore, e ha narrato eventi sportivi di rilievo, guadagnandosi l’affetto e il rispetto di milioni di ascoltatori. Il direttore di Radio Radio, Ilario Di Giovambattista, ha dato l’annuncio della sua morte con un messaggio commovente sui social: “Ciao Furio, ora riposa in pace. Aiutaci a sopportare questo immenso dolore e grazie di tutto”. Anche l’emittente radiofonica ha espresso il proprio cordoglio con un post su X (ex Twitter): “Ciao Furio, è stata una trasmissione che non avremmo voluto chiudere mai”.

Oggi il mondo del giornalismo perde non solo Furio Focolari, ma anche Carlo Sassi, scomparso a 95 anni. Sassi, per tre decenni volto e voce della Domenica Sportiva e ospite fisso di Quelli che il Calcio. A lui si deve un’ importante innovazione tecnologica che ha cambiato radicalmente le discussioni: la moviola introdotta nel corso nel 1967. Dopo un’esperienza come calciatore e un periodo in banca, entrò in Rai nel 1960, dove divenne uno degli storici protagonisti della trasmissione sportiva, lavorando fin dall’inizio alla DS.
“La Rai esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Sassi, giornalista e storico volto della Domenica Sportiva. Pioniere dell’uso della moviola, introdotta nel 1967, ha cambiato il modo di raccontare il calcio e lo sport in televisione. Con rigore e passione ha accompagnato per decenni i telespettatori, lasciando un segno indelebile nella storia del giornalismo sportivo italiano”, è la nota della Rai.