GONZAGA – Manca solo l’ufficialità, ma salvo sorprese sarà Giuseppe Brandani il nuovo presidente della Fiera Millenaria di Gonzaga. L’accordo tra i soci dell’Ente sarebbe ormai stato raggiunto, e il consiglio di amministrazione convocato per domani dovrebbe ratificare la nomina dell’ex sindaco di San Giacomo delle Segnate.
La candidatura di Brandani, che aveva guidato il suo Comune alla testa di una lista civica di area centrodestra, avrebbe incontrato il sostegno determinante di Regione Lombardia, particolarmente attenta negli ultimi mesi alle sorti della Millenaria. Da Palazzo Lombardia arriverebbe infatti la convinzione che il polo fieristico di Gonzaga rappresenti un’infrastruttura strategica per la Bassa Lombardia, meritevole di un rilancio strutturale e di una gestione di respiro più ampio, esattamente sulla stessa linea di quanto espresso dalla Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia che ne aveva redatto il nuovo piano industriale.
Brandani, 71 anni il prossimo 13 ottobre, professionista stimato e figura di lunga esperienza nel settore bancario, ha ricoperto ruoli apicali in diversi istituti di credito del territorio mantovano, fino a raggiungere la direzione commerciale della Banca Popolare di Mantova. Un profilo che garantisce solidi contatti sia a livello locale che nazionale, qualità considerate preziose per la nuova fase che la Fiera si appresta ad aprire.
Anche il Comune di Gonzaga avrebbe dato il proprio assenso alla designazione dell’ex sindaco, segnale di una convergenza che negli ultimi mesi non era affatto scontata. Il nuovo presidente sarà affiancato da uno staff tecnico e, secondo indiscrezioni, non è escluso che tra i consulenti potrebbe figurare Giovanni Sala già presidente della Millenaria, o comunque qualcuno che abbia maturato in passato un’esperienza con la Fiera. Una scelta che andrebbe nella direzione auspicata da diversi soci, i quali nell’assemblea della scorsa estate avevano espresso perplessità sull’impostazione dell’ultimo presidente Pasqualini, colpevole – a loro giudizio – di aver “tagliato i ponti col passato”, privando l’Ente di un necessario confronto con l’esperienza maturata negli anni. Sul fronte societario è confermato l’ingresso della Fiera di Cremona e di Camer, mentre al momento non entrerà il Circolo Filatelico, Numismatico e Hobbistico.