Goito, lavoro nero e sicurezza ignorata: denuncia e maximulta per imprenditrice agricola

GOITO – Nessun responsabile del servizio di prevenzione e protezione, figura chiave nella gestione della sicurezza aziendale, nessuna nomina del medico competente. Inoltre non era stato redatto il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), obbligatorio per legge. Non solo: i lavoratori presenti in azienda non risultavano né informati né formati sui rischi connessi alla loro attività e non era stata nemmeno effettuata una valutazione del rischio calore, fondamentale soprattutto nei mesi estivi in ambito agricolo.

Ma l’aspetto più grave emerso dal controllo è stato l’impiego di ben sette lavoratori completamente in nero, privi di qualsiasi contratto o tutela. Un dato che ha spinto gli ispettori a disporre immediatamente la sospensione dell’attività per le reiterate e gravi irregolarità riscontrate, sia sotto il profilo della sicurezza che dal punto di vista contrattuale.

Nei guai una cittadina indiana di 30 anni, titolare dell’azienda agricola che nei giorni scorsi è stata al centro di un’ispezione congiunta dei Carabinieri della Stazione di Goito e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Mantova. La donna è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per numerose e gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per lo sfruttamento della manodopera, riscontrate durante un controllo specificamente mirato alla prevenzione e repressione del lavoro sommerso e delle situazioni di irregolarità nel settore agricolo.

Oltre al provvedimento di sospensione, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 37.800 euro. Un importo che riflette la pluralità delle infrazioni contestate, soprattutto in un settore dove fenomeni di sfruttamento della manodopera, spesso straniera, continuano purtroppo a verificarsi.

L’attività di controllo rientra nei servizi concordati in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Mantova Roberto Bolognesi.