GONZAGA – Fruizione responsabile del territorio, coerenza con le reali esigenze insediative, potenziamento del ruolo del Comune di Gonzaga nel contesto territoriale sono i principi ispiratori della Variante al Piano di Governo del Territorio approvata dalla giunta e presentata al consiglio comunale.
“La nuova visione di sviluppo territoriale che ispira la Variante poggia su sette obiettivi strategici che recepiscono le normative regionali sulla riduzione del consumo di suolo e le approfondiscono, alla luce della congiuntura economica, sociale e ambientale che stiamo attraversando” anticipa la sindaca Elisabetta Galeotti.
Il primo obiettivo, la semplificazione, punta a facilitare l’applicazione della normativa anche attraverso l’ottimizzazione degli elaborati documentali e grafici.
Il superamento del concetto di divisione in frazioni del Comune, il secondo obiettivo, persegue la promozione di servizi diffusi e interconnessi anche attraverso una rete di percorsi ciclabili e la realizzazione di interventi per migliorare la qualità urbana e la resilienza ambientale.
La rigenerazione urbana, il terzo obiettivo, è il punto più articolato e prevede la ridefinizione delle trasformazioni vigenti rimaste inattuate, l’adeguamento alle soglie di riduzione del consumo di suolo, il recupero e la rigenerazione urbana delle aree sottoutilizzate, degli edifici abbandonati e dei luoghi degradati, degli edifici rurali dismessi o abbandonati anche attraverso l’introduzione di nuove destinazioni d’uso, l’attivazione di forme di riuso temporaneo degli immobili.
Il consolidamento del sistema economico, quarto obiettivo, prevede il consolidamento delle attività produttive e la difesa della distribuzione commerciale.
Il quinto punta a un’ulteriore valorizzazione della città pubblica attraverso l’aggiornamento della catalogazione dei servizi esistenti e l’individuazione di servizi mancanti o da riqualificare.
Il sesto è finalizzato alla valorizzazione e alla difesa del suolo agricolo e del paesaggio rurale, anche attraverso lo sviluppo di politiche finalizzate all’adeguata integrazione del sistema insediativo e gestionale degli allevamenti nell’ambiente naturale.
Il settimo punta alla riconnessione dei numerosi spazi verdi attraverso l’individuazione di corridoi di terzo livello all’interno delle zone agricole e agli ambiti di rigenerazione.