GRAZIE (CURTATONE)- Si è conclusa ieri sera l’edizione 2025 della Fiera delle Grazie, che anche quest’anno ha confermato il suo forte richiamo, nonostante un giorno in meno di programmazione rispetto al 2024. Sono stati oltre 20 mila i visitatori che hanno raggiunto il borgo, tra auto, moto, bici, a piedi e anche con mezzi insoliti come canoe e SUP. In tantissimi hanno usufruito del servizio navetta messo a disposizione gratuitamente dal centro commerciale Il Gigante.
Grande soddisfazione è stata espressa da Cinzia Cicola, assessore alla logistica della Fiera, che ha dichiarato: “Siamo davvero soddisfatti. Complessivamente abbiamo avuto 20.458 ingressi nei parcheggi, solo 244 in meno dello scorso anno quando i giorni della Fiera erano stati cinque contro i quattro di quest’anno. Non pensavo che avremmo raggiunto un numero di questo genere, considerate anche le temperature davvero alte che abbiamo avuto”.
Parole di apprezzamento anche dal maestro madonnaro Kurt Wenner, coordinatore dell’opera collettiva di quest’anno, che ha ringraziato l’amministrazione comunale per l’attenzione rivolta agli artisti: “L’amministrazione ha riconosciuto che i Madonnari sono più di un semplice raduno di individui che si incontrano una volta all’anno. Sono diventati una comunità viva, legata da tradizione, creatività e devozione. Con questa consapevolezza, il Comune ha adottato misure sagge per coltivare questa comunità. L’esclusione dei Maestri dalla competizione ha permesso alla loro esperienza di arricchire il festival in altri modi, aprendo le porte all’insegnamento, a iniziative culturali e a future collaborazioni con altri santuari. Desidero ringraziare in particolar modo i maestri madonnari: Michela Bogoni, Mariano Bottoli, Mariangela Cappa, Ignacio Chavez Salinas, Liliana Confortini, Cristina Cottarelli, Gabriele Ferrari, Ketty Grossi, Simona Lanfredi, Federico Pillan, Giovanni Rota, Tina Seiffert, Michela Vicini – per il loro generoso sostegno al progetto. La loro scelta di unirsi come comunità di amici, piuttosto che come un insieme di rivali eterni, è stata un atto di generosità e, per alcuni, di vero sacrificio. I loro nuovi ruoli consentiranno loro di essere modelli efficaci e veri Maestri per la prossima generazione di artisti!”
Ora l’attenzione si sposta verso l’edizione 2026, che si preannuncia particolarmente significativa: ricorreranno infatti gli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e non è escluso che i madonnari possano essere chiamati a realizzare opere ispirate proprio alla figura del Santo e magari anche a partecipare con una rappresentanza ad Assisi.