MANTOVA – Le imprese del terziario di mercato hanno gestito senza particolari problemi l’entrata in vigore del Green Pass nei luoghi di lavoro: è quanto emerge dall’indagine che Confcommercio Mantova ha inviato alle imprese all’indomani dell’entrata in vigore dell’obbligo di controllo del certificato verde.
Le risposte degli imprenditori mantovani (66% del commercio, 26% turismo, 8% servizi) che prevalentemente contano un numero di dipendenti fino a 5 persone (70% del totale) fanno emergere come nel 64% delle aziende si verifichi il Green Pass al momento dell’ingresso, il 20% a campione all’ingresso e il restante 16% a campione durante l’orario di lavoro; oltre la metà degli imprenditori, il 53%, ha delegato i controlli anche ai collaboratori, mentre solo il 17 % ha avuto problemi con l’utilizzo dell’app di verifica C19.
Ma il Green Pass ha avuto un impatto in termini organizzativi? A questa domanda del questionario di Confcommercio Mantova, il 58% ha risposto “per nulla”, il 23% “poco” e il 19% “molto”. Due su tre, per l’esattezza il 70%, dichiara che non ci sano stati impatti economici sull’azienda, “accusati” invece dal 30%.
Dal 15 ottobre, data in cui è scattato l’obbligo, solo il 6% delle aziende rispondenti al questionario di Confcommercio Mantova ha registrato un aumento delle assenze per malattia rispetto alla media di stagione, con un 9% che ha rilevato un incremento della richiesta di ferie e permessi.
“Risultati che confermano la resilienza dei settori commercio, turismo, servizi, trasporti nonostante l’ulteriore aggravio di peso sulle imprese del terziario di mercato, alle quali la nostra associazione ha cercato di fornire tutti gli strumenti e le informazioni utili per affrontare al meglio questo ennesimo obbligo legato alla pandemia – commenta il direttore Nicola Dal Dosso – L’auspicio è che, a partire da gennaio, l’emergenza sanitaria che tanti danni ha arrecato all’economia possa terminare e ci sia finalmente un pieno ritorno alla normalità”.