MANTOVA – Tre ore di ricerche serrate, un grande spiegamento di forze tra vigili del fuoco e carabinieri, la ciclabile che dalla Canottieri porta alla Zanzara chiusa al passaggio di biciclette e pedoni. Il tutto sotto gli occhi di decine di persone che si trovavano presso il circolo di Cittadella a prendersi l’ultimo sole caldo della stagione e che seguivano a poche decine di metri di distanza le indagini che dalle 11.30 circa della mattina sono proseguite fino al pomeriggio inoltrato.
Tutto era partito dalla segnalazione di un passante che, transitando sulla ciclabile all’altezza del Ponte di Mulina, quasi ormai a Cittadella, aveva sentito dei versi che a sua detta potevano essere quelli del pianto di un neonato. La segnalazione ha fatto scattare subito la massima allerta tra le forze dell’ordine, con diverse pattuglie dei carabinieri di Mantova che confluivano sul posto, così come i vigili del fuoco della centrale cittadina.
Sono seguite ore di ricerche molto approfondite, palmo a palmo, per non lasciare nulla di intentato e assicurarsi che là sotto, tra la ferrovia e la scarpata che porta al lago, non ci fosse davvero qualche traccia di vita da salvare. Dopo diverse ore, con la ferrovia tra Mantova e Verona che è stata interrotta così come la ciclabile che oggi vedeva transitare tantissimi mantovani e turisti in gita domenicale, si è giunti alla conclusione che laggiù non c’era proprio nulla. Può darsi che la persona che aveva effettuato la segnalazione avesse avvertito un verso di un animale: forse un uccello acquatico, forse un gatto. In ogni caso, per fortuna, lungo la ciclabile non c’era alcun neonato abbandonato.