“I Care Salute” chiude con un invito ad integrare le diverse figure della sanità

MANTOVA – Si è chiusa oggi la tre giorni di “I Care Salute”, il festival delle professioni sanitarie promosso dall’Ordine delle professioni tecniche di radiologia, prevenzione e riabilitazione TSRM e PSTRP. “E’ stato un momento importante di confronto con l’obiettivo di mettere al centro la professionalità dei nostri operatori – afferma Alberto Righi, presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Mantova – Abbiamo portato tanti contenuti, uno su tutti il valore della prevenzione, testimoniato anche dai partner Avis Provinciale Mantova e Protezione Civile e dalle tante istituzioni che non hanno fatto mancare la loro presenza”.

Il focus del festival “I Care Salute” era il dialogo tra attori della sanità e tra operatori sanitari, cittadini e istituzioni.

Nella giornata di chiusura si è tenuto il confronto tra le diverse professioni che operano nella sanità, con l’obiettivo di creare un percorso comune. L’occasione è stata la tavola rotonda “La forza del fare insieme. Prospettive possibili e necessarie per le professioni sanitarie”, che ha messo in dialogo i presidenti degli ordini provinciali di Professione Ostetrica Daniela Mantovanelli, Medici Chirurghi e Odontoiatri Stefano Bernardelli, Farmacisti Giuseppe Fornasa e Professioni Infermieristiche Andrea Guandalini, oltre a Silvana Cirincione, Direttore Sanitario ATS Val Padana, e Teresa Calandra, Presidente Nazionale Federazione degli Ordini TSRM PSTRP.

Al centro del confronto la realtà post-Covid: la pandemia ha costretto a lavorare insieme e ha rivelato le potenzialità del lavoro integrato tra professionalità diverse; un valore da portare avanti e mettere a sistema anche e soprattutto nella quotidianità, oltre all’emergenza. “L’obiettivo è fare sintesi – ha detto Calandra – Dobbiamo lavorare insieme tra diverse professioni della sanità, per creare una forza corporativa che faccia leva sulla trasversalità di figure e competenze. Serve un ripensamento della struttura. Non sempre, ad esempio, sarebbe necessario un medico come coordinatore responsabile, ma potrebbe benissimo essere un professionista tecnico a prendere in carico la persona e seguirne il percorso. Cambiare il modello aiuterebbe a ridurre il fabbisogno di personale e a puntare veramente sulla prevenzione”.

In apertura del convegno, i saluti istituzionali del sindaco di Mantova Mattia Palazzi che ha ringraziato l’organizzazione e auspicato una seconda edizione del festival. Palazzi ha invitato a proseguire la riflessione avviata in questi giorni, provando a costruire un tavolo con le istituzioni insieme a un ragionamento pubblico sull’evoluzione dei servizi del Welfare, ricordando che questi ultimi rappresentano anche un elemento forte di attrattività per un territorio.

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