MILANO – “Una risposta decisamente alta – spiega l’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori – che conferma, da una parte la bontà della legge, e, dall’altra, la dinamicità dei nostri amministratori locali che, nonostante i limiti della pandemia, hanno trovato le progettualità cui attingere per presentare almeno un intervento e ripartire grazie ai fondi della Legge regionale 4 ‘Interventi a sostegno del tessuto economico lombardo'”. Lo testimonia l’adesione, già arrivata al 95.4% dei Comuni lombardi, per i 101 milioni di euro della Legge regionale 4.
Grande adesione in particolare nelle province di Cremona, Mantova e Monza e Brianza dove la totalità dei Comuni, rispettivamente 113, 64 e 55, ha presentato almeno un progetto.
I Comuni che hanno fatto domanda, finora, sono 1.437 su 1.506. Bergamo vede 229 domande su 243 Comuni, Brescia 196 su 205, Como 135 su 148, Lecco 83 a fronte di 84 totali, Lodi 58 su 60, Milano 126 su 133, Pavia 182 su 186, Sondrio 71 su 77 e Varese 125 su 138. I Comuni beneficiari del contributo sono tenuti ad affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 10 settembre. Il termine è ritenuto congruo al contesto emergenziale e alla finalità di assicurare il pieno impiego delle risorse.
“Come Assessorato – sottolinea l’assessore – siamo contenti dell’andamento delle domande e riteniamo che altre richieste perverranno. Regione Lombardia conferma con la Legge regionale 4 – aggiunge – la sua attenzione al lavoro degli amministratori, sindaci e assessori, alla nostra Legge. Una vicinanza concreta con fondi reali e volti a rendere possibili le misure di sostegno alla ripartenza del tessuto economico”.
LA RIPARTIZIONE PER NUMERO DI ABITANTI – Sono previste assegnazioni secondo la ripartizione già utilizzata dal Piano Lombardia ossia a seconda della fascia demografica di appartenenza dei Comuni. Nel dettaglio: 30.000 euro ai 720 Comuni fino a 3.000 abitanti per un totale di 23,4 milioni di euro; 60.000 euro ai 257 Comuni sino a 5.000 abitanti per un totale di 15,4 milioni di euro; 100.000 euro ai 277 Comuni sino a 10.000 abitanti per un totale di 27,7 milioni di euro; 140.000 euro ai 120 Comuni sino a 20.000 abitanti per un totale di 16,8 milioni di euro; 200.000 euro ai 57 Comuni sino a 50.000 abitanti per un totale di 11,4 milioni di euro; 280.000 agli 11 Comuni sino a 100.000 abitanti per un totale di 3 milioni di euro; 570.000 euro per i 3 Comuni sino a 250.000 abitanti per un totale di 1,7 milioni di euro; 1,1 milioni di euro a Milano.
Gli interventi finanziati riguardano la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo di fonti rinnovabili; messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti nonché interventi sulla viabilità e sui trasporti anche con la finalità di ridurre l’inquinamento ambientale; infrastrutture sociali; messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dei comuni; messa in sicurezza e sviluppo di sistemi di trasporto pubblico di massa finalizzati al trasferimento modale verso forme di mobilità maggiormente sostenibili e riduzione delle emissioni climalteranti; bonifiche ambientali dei siti inquinati ed acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili a utilizzo pluriennale.