I sindacati: “Basta stragi nelle Case di Riposo. Procura e Prefettura facciano luce sulla situazione”

Svolta per le Rsa, il Ministero:

MANTOVA – Una situazione allarmante quella dei contagi nelle Rsa mantovane, con infezioni e decessi che non si fermano. Tra gli addetti ai lavori c’è chi parla di un quadro simile a quello purtroppo visto la scorsa primavera. Ci dovrebbe essere una grande differenza: quella della disponibilità di dispositivi di protezione, della conoscenza dei protocolli che impongono regole ben precise.
Ma se in una struttura i due terzi del personale viene contagiato come sta accadendo proprio in questi giorni probabilmente significa che i dispositivi non vengono utilizzati come dovrebbero e le regole non sempre vengono seguite.
La situazione è arrivata a un punto tale che i segretari territoriali dei sindacati dei pensionati Giancarlo Falavigna dello Spi Cgil, Giusy Amadasi Fnp Cisl Asse del Po e Emilio Benfatti Uil Uil chiedono un intervento diretto delle istituzioni.
Non siamo in grado di avere notizie dirette e solo dai mezzi di informazione vengono forniti quotidianamente numeri sempre più allarmanti dei contagi e dei decessi nelle RSA – dichiarano i sindacati – In alcuni casi gli ospiti  non contagiati sono trasferiti in altre strutture  che non sappiamo se siano in grado di fornire il ricovero in sicurezza. Abbiamo notizie di operatori che hanno contratto il COVID e per questo sostituiti da operatori inviati dal Ministero che hanno, però, abbandonato il “campo” perché non in grado di operare  in quanto mancano anche le minime condizioni di sicurezza. Il contagio nel giro di pochi giorni è dilagato”.
Chiediamo URGENTEMENTE che le Istituzioni, a partire da ATS , PREFETTURA e anche la PROCURA della Repubblica, facciano luce sulla situazione ; NON POSSIAMO ABBANDONARE I NOSTRI ANZIANI, LA NOSTRA STORIA, LA NOSTRA GENTE. Vanno tutelati i dipendenti delle RSA; da tempo è stato messo in atto l’allontanamento dei familiari nelle strutture e questo è costato l’isolamento e la depressione di quelle persone già fragili e provate” proseguono Cgil, Cisl e Uil
“Il riaccendersi della pandemia sta mettendo ancora più a nudo il rischio di essere di fronte alla perdita del senso di umanità. Una pericolosa deriva che può travolgerci in questa seconda fase di sofferenza. Non dobbiamo cadere nel cinismo, cinismo che continua a ridurre a “normalità fisiologica” il tasso di mortalità di numerosi anziani“. concludono i sindacati.

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